Festival Inventaria, Paternoster
In concorso per Festival Inventaria – La festa del teatro off: Paternoster “È meglio morire di fame o morire avvelenati? Cos’è più dignitoso?” Intervista a Beatrice Mitruccio.
“Giunto alla sua decima edizione, il Festival Inventaria – La festa del teatro off, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, si reinventa per ripartire in condizioni inedite per il teatro e l’Italia ed eccezionalmente si trova ad aprire la stagione del teatro off capitolino. Per Paternoster c’è Beatrice Mitruccio al microfono di Palcoscenico.
Alcuni hanno oggi un’esistenza conforme alle regole, integrata nel sistema e seguono le orme del proprio genitore; altri no, li ho persi di vista. Esigenze diverse. Ma che cosa significa oggi scappare? Paternoster è un viaggio, è una metafora ironica di questo nostro mondo che si sfascia, che stiamo sfasciando, e così come cade a pezzi lui, decadiamo noi. Forse ci siamo abituati ad una crisi di cui si parla troppo, ma che sembra lontana, come un grigio lontano che si fa sempre più fitto nel cielo, un fumo che ci annebbia la vista.
A chi piace vivere nel fumo?
Quello che ho fatto è aver riconosciuto il mio, il nostro appuntamento con questo tempo, con le generazioni, con la morte.
Dentro di noi, il desiderio di colmare una solitudine, di parlare al nostro passato, di immaginare un futuro.
Domenica 11 ottobre ore 21. Carrozzerie n.o.t. Paternoster, scritto e diretto da Beatrice Mitruccio, con Ludovico Cinalli, Paolo V. Perrone, musiche Matteo Tarragoni, Giovanni Zappacosta, luci Martin Emanuel Palma. Spettacolo finalista Dominio Pubblico 2020. Spettacolo finalista Vuoti d’Aria 2020.
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