Cronaca

Roberto Rossetti racconta la sua Compagnia della Marca

L’elpidiense Roberto Rossetti, attore, regista, direttore artistico e coreografo, ci racconta la sua Compagnia della Marca e la sua carriera.

In una fredda giornata di marzo, con una primavera che si fa attendere e desiderare, incontriamo un puntualissimo Roberto Rossetti. Attore, regista, direttore artistico e coreografo, Roberto è uno dei maggiori esponenti del teatro musicale italiano. Nato a Sant’Elpidio a Mare, ha portato alto il nome della sua città in tutto il nostro Paese, tanto da ricevere dal comune un attestato di benemerenza, nel 2011. Una passione, quella per il teatro e per lo spettacolo, viva e presente in Roberto fin dai primi anni di vita. “Da piccolino mi esibivo con mia sorella, anche lei cantante e attrice di teatro. Fino ad un certo punto della mia vita però, lo spettacolo non è stato il mio obiettivo”. Già, perchè come accade a molti ragazzi, Roberto era appassionato di calcio, e non se la cavava affatto male.

Tuttavia al destino non manca la fantasia, e trova molti modi per farci raggiungere la nostra strada

In quarto superiore infatti, Roberto Rossetti si appassiona molto alla musica rock, in particolare ai Litfiba. Viene notato dalla professoressa di diritto dell’Istituto Tarantelli di Sant’Elpidio, Sabina Trasatti, mentre si esibisce in un pezzo dei Nirvana. La docente lo vuole assolutamente nello spettacolo dell’istituto e per Rossetti è una folgorazione. Da quel momento, a 17 anni, inizia subito a studiare e ad approfondire diverse discipline artistiche, come il canto, la recitazione, il ballo. Sia in scuole private che in associazioni culturali. Ed ha la fortuna di lavorare sempre con grandi professionisti, consapevoli del loro lavoro e del talento che è racchiuso in Roberto.

“Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, anche per poco tempo, e quelle che ci sono ancora. Insieme alla mia famiglia, che mi ha sempre donato amore, mi hanno motivato e fatto crescere”. Tra queste c’è sicuramente Lena Biolcati, che scrive i testi per il primo musical che lo vede nelle vesti di protagonista. Il titolo dell’opera è Blues Mama Club, e Roberto Rossetti è Alexander. È il 2008 e la carriera dell’attore è in continua ascesa, densa di esperienze e di grandi collaborazioni che lo portano, negli anni, ad esibirsi in tutta Italia. Sono più di 300 le repliche solo al Teatro Brancaccio di Roma. Le produzioni in cui lavora sono sia nazionali che internazionali.

Impossibile dimenticare La Bella e La Bestia, in cui Rossetti interpreta il ruolo della Bestia e di Gaston

Come il suo ruolo di Don Juan De Salvatierra, in W Zorro di Stefano D’Orazio, con le musiche di Roby Facchinetti. E ancora America, musical di Simone Cataldo e Simone Sibillano, in cui Roberto Rossetti interpreta il Caporale, e Fantasmi a Roma. Qui interpreta Caparra, al fianco di Gianmarco Tognazzi, Gianpiero Ingrassia, Simona Patitucci, Renata Fusco e Cristian Ruiz. Queste e tante altre esperienze lo portano a maturare il desiderio di cimentarsi come direttore artistico, consapevole però che non ci si improvvisa tale. Per questo l’attore inizia la sua esperienza di direzione artistica nei villaggi turistici. Qui si occupa di decine di regie e conosce dei professionisti che a tutt’oggi fanno parte dello staff tecnico della Compagnia della Marca.

Come Rudy Teodori, scenografo, e Ulisse Ruiz, che da cinque anni si occupa delle luci. Rossetti fonda la Compagnia della Marca nel 2015, dando da subito una forte identità alla sua creatura, con obiettivi chiari e spettacoli di cultura. Spettacoli che si avvalgono della scrittura di Dino Scuderi, autore delle punte di diamante della Compagnia. Salvatore Giuliano ed Edda Ciano – tra cuore e cuore, spettacoli che raccontano spaccati di storia italiana, segno distintivo della Compagnia della Marca. Da direttore artistico traccia immediatamente delle linee guida condivise dal suo staff, che creano un idillio positivo. Una sinergia riconoscibile negli spettacoli portati in scena, che risultano professionali, vendibili ed emozionanti.

Per ottenere questo risultato, Roberto Rossetti non si risparmia e si interessa di ogni aspetto, studiando anche i macchinari e le attrezzature necessari alla messa in scena

“Anche per questo i nostri tecnici non sono operai, ma vivono lo spettacolo insieme agli artisti”, sottolinea orgoglioso il direttore artistico. Fondamentale per la Compagnia della Marca è anche l’apporto di Fabio Tartuferi, co fondatore insieme a Rossetti. Di Annamaria Luccisi, segretaria di compagnia e di Francesco Properzi, membro del direttivo. Una squadra unita come una famiglia intorno al suo patriarca, che non smette mai di scoprirsi, crescere e sperimentare. Roberto si prepara infatti ad una nuova sfida che inizierà, in anteprima, il 17 maggio dal Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare. Proprio nella sua città Rossetti proporrà uno spettacolo che per la prima volta lo vede nelle vesti di autore e direttore artistico. Un fantasy realizzato dalla Compagnia della Marca in collaborazione con Legambiente.

“Uno spettacolo fantasy che racconta la bellezza della natura e della nostra Italia.” – ci spiega Rossetti con l’entusiasmo di un bambino e la consapevolezza di un artista di grande esperienza. Il titolo di quest’opera non può ancora essere svelato, ma l’autore ci regala un’altra anticipazione. “Due giorni dopo l’anteprima, il 19 maggio, riproporremo questo spettacolo a Macerata, nella stupenda cornice del teatro Lauro Rossi“. Due occasioni imperdibili, per il fermano e il maceratese, di essere spettatori di un evento che celebra la bellezza del nostro Paese.

Il tempo passa in fretta ed è già ora di congedarci, e Roberto lo fa insegnandoci qualcosa di importante

“Credo molto nell’altruismo. Quando una persona fa uno sforzo artistico lo fa per il pubblico. Perchè essere artista non è solo un bisogno, ma è soprattutto un atto di generosità. Se mai potrò gestire uno spazio teatrale – continua Roberto Rossetti – la sfida sarà quella di riavvicinare il pubblico al teatro. Il teatro va riscoperto e vissuto. Lasciatevi rapire e colpire dal bello”.

Giuseppina Gazzella

Classe 1984, marchigiana di nascita, cittadina del mondo per natura. Scrive e canta con la consapevolezza, la voglia e la pretesa di fare meglio ogni giorno, e di crescere sempre, perché sentirsi arrivati equivale all’essere morti.

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