RisorgiMarche, presentata la seconda edizione
Presentata questa mattina, in conferenza stampa a Roma, la seconda edizione di RisorgiMarche, festival ideato e promosso da Neri Marcorè, per riportare il turismo nell’entroterra marchigiano.
Dopo la prima edizione, che ha registrato più di 80.000 presenze, torna RisorgiMarche, il festival ideato da Neri Marcorè. La manifestazione ha lo scopo di incentivare il turismo nell’entroterra marchigiano, colpito dal terremoto nel 2016. Anche quest’anno infatti, sarà proposta una serie di concerti gratuiti che si terranno in location suggestive nei parchi montani delle Marche. RisorgiMarche 2018 si snoderà tra le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e inizierà il primo luglio con Piero Pelù, a Forca di Presta, nel comune di Arquata del Tronto. Seguiranno poi Angelo Branduardi, Simone Cristicchi con GnuQuartet, Mario Biondi e Alex Britti. Poi ancora Clementino, Luca Carboni, Irene Grandi, Andrea Mirò, Paolo Belli & Big Band. Inoltre quest’anno RisorgiMarche avrà tra gli artisti anche le voci internazionali di Noa e Toquinho. Sul festival calerà il sipario il 2 agosto, con un live di Neri Marcorè e gli GnuQuartet.
“Lo scorso anno, tra entusiasmo ed indotto, abbiamo centrato l’obiettivo”
Ha dichiarato Neri Marcorè stamattina durante la conferenza stampa presso il Pio Sodalizio dei Piceni a Roma. “Ma il lavoro per ricostruire non è finito. L’idea da cui è nato RisorgiMarche – spiega Marcorè – è quella di un festival diffuso nel territorio interessato dalle scosse, che fosse allo stesso tempo occasione di incontro tra tante persone provenienti da tutta Italia. Un’opportunità di rilancio turistico – continua Marcorè – la necessità di tenere accesi i riflettori su zone che rischiavano l’oblio da parte dei media e dell’opinione pubblica. La volontà di ribadire la bellezza della mia terra e la sua inalterata capacità di accoglienza.”
Neri Marcorè non ha mai nascosto, infatti, il suo orgoglio marchigiano, dimostrato una volta di più proprio con l’impegno profuso per RisorgiMarche
A questo punto non ci rimane che mettere lo zaino in spalla, con una bella riserva di acqua, e via, pronti alla scoperta di luoghi che necessitano di voci, suoni e colori per rivivere. Le Marche si rialzano a ritmo di musica.