Politica

Partitini, sarà voto sprecato alle elezioni 2018

Le elezioni 2018 ci regalano per l’ennesima volta la guerra dei partitini, ma con la nuova legge elettorale sarà veramente un voto sprecato.

Ci risiamo, è cominciata la guerra dei partitini per un seggio da strappare in queste elezioni 2018 alle coalizioni. Sperando di vivacchiare qualche altro anno sulle spalle dei contribuenti si sono affrettati a lanciare nuove liste dai colori sgargianti. Come contropartita avranno zero agibilità politica o potere di ricatto assoluto. Dipende se ci sarà un equilibrio tale che anche il singolo onorevole diventa indispensabile. In questo caso sarà il fatidico boomerang lanciato dai grandi partiti contro se stessi. Una legislatura di continui ricatti.

Ancora una volta l’elettore preso per il naso

È il nuovo sistema elettorale in queste elezioni 2018 che rende il voto ai partitini un voto sprecato. Ovviamente stiamo parlando dei partitini che si candidano attaccati alla gonna delle grandi coalizioni. Nel caso di partitini che vanno da soli esistono due alternative. La prima è diventare grandi superando la soglia del 3% nazionale e ottenere il giusto riconoscimento in seggi. La seconda è non superare lo sbarramento e andare a casa. Inseriti nelle coalizioni hanno solo da perdere i grandi partiti e gli elettori. Il motivo è presto detto. In coalizione il partitino farà di tutto per avere posti sicuri strappandoli negli accordi di coalizione. Uno, due o più seggi che non serviranno a nulla in caso di legislatura salda mandando sprecato il voto dell’elettore.

Il boomerang

In caso di equilibrio perfetto tra coalizioni i partitini sarebbero devastanti perché porrebbero sotto ricatto ogni tentativo di governabilità. I mali della partitocrazia italiana emergerebbero con tutta la virulenza possibile appestando la XVIII legislatura fin dall’inizio. Appare più verosimile che i partitini portino in dote il nulla in queste elezioni 2018 ai propri elettori. Se non superano la soglia dell’1% nazionale sarà un voto totalmente sprecato. Nel caso la percentuale si asssestasse tra l’1% ed il 3% i voti finirebbero alla coalizione ma ripartiti tra le liste che superano la soglia del 3%.

Scelta funerea per grandi partiti e coalizioni

Le coalizioni o i grandi partiti rischiano grosso ad imbarcarsi i partitini. Finché si tratta di liste che verosimilmente supereranno lo sbarramento del 3% il gioco vale il rischio. Ma quando si parla di partitini che rischiano di non arrivare nemmeno all’1% nazionale il gioco non vale la candela. Il pagamento in seggi lo vorranno subito. L’apporto in voti sarà a Babbo Morto se rimane qualcosa delle eredità passate.

Eredità passate e incertezze future

Immaginiamo le liste X e Y che si coalizzano col PD nella convinzione di portare in dote eredità politiche passate, ma totalmente infeconde in termini di voti. Le liste X e Y, dalle roboanti promesse elettorali e dai mistici ricordi, vorranno subito un compenso in termini di seggi. Se il 5 marzo né X né Y avranno superato l’1% nessun voto di X e Y finirà nelle tasche del PD e della coalizione. Ma i seggi già sono nelle mani di almento 8 – 10 parlamentari scelti tra le varie listarelle che non rispondono in termini di coalizione né di ideali. Moltiplicate lo stesso fattore al trio FI-Lega-FdI e il prodotto va a farsi benedire. Buon elezioni 2018!

Diego Sabatinelli

Dal ’95 letteralmente “batto le strade” di Roma per promuovere le iniziative nonviolente radicali, a partire dalla raccolta firme su 20 referendum che si svolge proprio quell’anno…

Un pensiero su “Partitini, sarà voto sprecato alle elezioni 2018

  • Charlie Smith

    Inizia la campagna del terrore verso le liste, i movimenti che potrebbero realmente fornire quell’impulso che i partiti,delegittimati dai loro stessi comportamenti, non riescono più a dare. Un consiglio pratico agli elettori consiste nel leggere con attenzione i programmi del “partitino” che più vi ha colpito, confrontarlo con l’offerta politica dei “partitoni”, cercare quegli elementi di novità che potrebbero migliorare le condizioni del paese,reperire notizie sui fondatori e poi decidere in tutta tranquillità, dal momento che i giochi sono già stati fatti in logica consociativa e le prospettive non sono certo entusiasmanti! Che vinca Forza Italia o il PD poco cambia, sempre sudditi dell’UE rimarremo.

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