Lago di Bracciano Raggi con Acea contro la determina
La determina regola i prelievi di acqua dall’esausto lago di Bracciano, Virginia Raggi e Acea presentano ricorso. Ecoitaliasolidale “Bracciano non può essere condannato a morte”.
Dichiarazioni di Piergiorgio Benvenuti e Vanda Soriente, Presidente Nazionale e Responsabile per il Lazio del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale . “Si ha notizia che la sindaca Raggi ha deciso di intervenire in favore di Acea Ato2 nel ricorso contro la determinazione della Regione Lazio del 29 dicembre 2017 che aveva regolato e limitato i prelievi di acqua potabile dal Lago di Bracciano. Un provvedimento quello della Regione che noi come Ecoitaliasolidale abbiamo considerato tardivo ma necessario proprio per non far morire il Lago. Le iniziative della Sindaca oggi risultano gravissime anche alla luce della situazione in cui versa ancora il Lago di Bracciano dopo le piogge invernali e la neve caduta anche nel centro Italia.
La situazione del Lago prosegue a preoccupare, infatti dopo le innumerevoli manifestazioni da parte di numerosi comuni dell’area interessata, di esponenti politici di vari schieramenti e di varie associazioni ambientaliste, e nonostante l’Acea abbia interrotto dal 13 settembre scorso i prelievi il livello idrometrico proseguono a dare segnali preoccupanti e negativi. Dati che non fanno, certo, ben sperare sulle tenuta futura del lago e dell’ecosistema connesso, insieme alle pesanti ricadute alle attività produttive, agli operatori turistici e a coloro che vivono lo specchio d’acqua.
L’ennesimo atto di assoluta arroganza da parte della Sindaca Raggi, in vista dell’estate, quindi nella situazioni di maggiore criticità ed emergenza idrica della Capitale non fa proprio ben sperare per il Lago.
Come Ecoitaliasolidale chiediamo l’apertura urgente di un tavolo di lavoro a cui possano sedersi i principali attori che hanno competenze specifiche sull’area, i rappresentanti delle Associazioni, affinché l’emergenza idrica del Lago venga affrontata con un approccio che dia un piano di programmazione unitario, sia per il monitoraggio che per la tutela ambientale dell’area e perché il Lago di Bracciano non può essere condannato a morte”.