Tipi di Poker: quanti ne esistono?
Il poker è uno dei giochi di carte più diffusi al mondo. Texas Hold’Em, Poker all’italiana o Stud poker … Li conoscete tutti?
Non è un caso se questo gioco fa da sfondo o diventa occasione per ritagliare una scena o un riferimento per numerosi film, documentari e rappresentazioni cinematografiche famosissime come La Stangata con Paul Newman. A volte, negli anni precedenti, il problema poteva essere rappresentato dalla mancanza dei due elementi essenziali per intraprendere una partita: le carte o i giocatori. Ma con le nuove tecnologie, anche il poker è diventato un gioco sempre alla portata, specie in formato applicazione o su siti che consentono di giocare online. A tal proposito basta dare un’occhiata a una pagina che recensisce e fornisce informazioni dettagliate su Pokerstars Casino, che mette a disposizione degli utenti, tra gli altri giochi, proprio il poker. Oltre a quello classico, quello a cinque carte detto all’italiana, esiste la variante del Texas Hold’em, l’Omaha Hi e Hi-Lo, il 7-Card Stud, il Badugi, l’Horse, il Razz e il Poker cinese, giusto per citarne qualcuna. In questo articolo però andremo a vedere i principali e più diffusi tipi di poker.
Poker Texas
Il poker Texas Hold’Em, o anche detto poker americano, è una tra le versioni più note e più giocate al mondo. Il suo nome è legato ovviamente a una specifica area geografica, il Texas, una terra associata all’immagine mitica del cowboy o di personaggi di fama planetaria come George W. Bush. Terra di grandi risorse naturali e straordinario folklore. La diffusione del poker Texas Hold’Em su scala mondiale è probabilmente legata anche al boom del gioco in formato digitale. Questo tipo di poker viene giocato con un classico mazzo di carte da 52 tessere escludendo però i jolly. Una volta seduti al tavolo il giocatore alla sinistra del dealer e quello successivo dovranno piazzare una puntata obbligatoria, chiamate piccolo e grande buio.
Di lì in poi ogni giocatore potrà decidere se giocare, rilanciare oppure abbandonare. A questo punto inizia il gioco vero e proprio con il mazziere che dispone tre carte scoperte sul tavolo e ricomincia un altro giro di puntate. Così fino a che il mazziere non avrà messo sul tavolo cinque carte scoperte. Dopo la quinta carta comune ci sarà l’ultimo giro di puntate e alla fine della “battaglia” vincerà colui che, incrociando le proprie carte con le cinque scoperte sul tavolo, avrà fatto il punteggio più alto. Un gioco molto avvincente che vede la sua origine, ufficialmente, agli inizi del ‘900 nella cittadina di Robstown, appunto in Texas.
Poker all’italiana
Difficile non riconoscerlo quando in un film vediamo gli attori riuniti intorno a un tavolo di poker con cinque carte in mano. Esattamente questo. Il poker all’italiana si gioca con un mazzo di 52 carte esclusi i jolly. Attenzione però, in questo caso, rispetto al poker Texas, non verrà utilizzato l’intero mazzo ma si dovranno escludere alcune carte. Quali? Si fa un calcolo, sottraendo a 11 il numero di giocatori. Perciò se si gioca in 4 basterà fare 11-4. A quel punto le carte da utilizzare saranno dal 7, di ogni seme ovviamente, in su. Andranno perciò tolti dal mazzo il 2, il 3, il 4, il 5 e il 6 di ogni seme.
A quel punto, fatta la prima puntata di ingresso il mazziere distribuirà cinque carte a testa. Ricevute le carte si potrà aprire il gioco, ma solo se almeno uno dei partecipanti avrà come minimo una coppia di jack o un progetto di scala bilaterale in mano. Se nessuno potrà aprire il gioco si “butta a terra” e il mazzo passa al giocatore successivo. Qui si aprirà almeno con una coppia di donne.
E così via fino a che non sarà possibile iniziare il gioco. Dalla mano successiva alla prima mano giocata si ritorna all’apertura minima al jack. Interessante, da sottolineare, il metodo per ricordarsi la scala di valori dei semi. Il più alto è quello di cuori, seguito da quadri, poi fiori e picche. Come ricordarselo? Con una frase d’astuzia: come (Cuori) quando (Quadri) fuori (Fiori) piove (Picche).
Stud poker
Qual è la vincita più alta della storia del poker? Appartiene ad Antonio Esfandiari, un prestidigitatore iraniano che nel 2012, a soli 40 anni ha vinto il torneo di Texas Hold’Em “Big One for One Drop”, all’interno del World Series Of Poker, il cui primo premio era di 18.346.673 dollari. Il Texas Hold’Em è davvero appassionante adesso. Ecco allora una variante di questo gioco di poker nata negli anni ’70, che prende il nome di Stud Poker e che è addirittura entrata in una scena del famoso film Rounders, il cui cast era a dir poco stellare: Matt Damon, Mike McDermott, Edward Norton, John Turturro: Joey Knish, John Malkovich e Martin Landau. In questa variante i giocatori ricevono 2 carte coperte e 1 scoperta a testa.
Alla fine di ogni giro di puntate si ottiene un’altra carta scoperta fino ad avere 5 o 7 (a seconda della variante) carte in totale. Il bello di questo gioco è che con una parte di carte coperta e un’altra scoperta si può giocare a bluffare e far credere che, nonostante o grazie alle carte scoperte, in mano si ha un punteggio piuttosto che un altro.
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