Cronaca

Recitazione: corso di Alessandro Simonini. Lezione 2

Eccoci alla nostra seconda lezione di recitazione. Hai saltato la prima? È fondamentale che tu clicchi qui per acquisire le informazioni di base del metodo.

In questo corso di recitazione e comunicazione  ogni lezione è breve e sintetica. Impiegherai solo tre minuti per metterti in pari con il programma! La prima e seconda regola le hai metabolizzate: senza emozione non c’è comunicazione! E l’emozione è sempre il “come” diciamo qualcosa o “come” manteniamo un silenzio.

Cos’è la psicotecnica

Per piangere in scena, la psicotecnica ti obbliga a rievocare tragedie familiari o sofferenze analoghe. Quello che ho osservato in tanti anni di laboratorio è che questa pratica intossica l’organismo. Gli effetti collaterali sono spesso devastanti. La prestazione in scena sarà anche ottima, ma l’attore torna a casa depresso. E così è ogni volta che debba interpretare un’emozione negativa. Oggi scoprirai che è davvero possibile emozionarti a comando. Ed è possibile farlo anche senza una causa reale. E quindi senza psicotecnica. Devi solo attivare il tuo centro di energia, ovvero il tuo cervello addominale.

Il cervello addominale

secondo cervello
Il secondo cervello entra in azione specialmente nei casi di attacco, difesa e fuga.

Le sostanze utili alla reattività dei nostri muscoli vengono stimolate e prodotte principalmente in quest’area. Si chiamano neuropeptidi. È una strategia adottata dall’organismo affinché i tempi di reazione nei casi di attacco, difesa o fuga siano i più brevi possibili. Trovare soluzioni per mezzo del ragionamento non sempre garantirebbe il tempismo necessario. Se mentre leggi queste righe improvvisamente dovessi sentire un boato spaventoso, sobbalzeresti. Il tuo secondo cervello, istintuale e legato alla sopravvivenza, si avvierebbe in maniera automatica, producendo cortisolo e adrenalina. Darebbe un istantaneo impulso di fuga alle tue gambe, ancor prima che tu possa chiederti: cosa sta succedendo? Avresti salva la vita senza neanche sapere perché. Il secondo cervello non serve soltanto ad essere più o meno aggressivi. Produce infatti anche le molecole del benessere, le endorfine.

Retroingegneria dell’emozione

Un’altra buona notizia è che possiamo attivare la produzione di questi neuropeptidi a comando, anche senza causa. Ho battezzato questa strategia “retroingegneria dell’emozione”. Dagli effetti collaterali ricostruiamo la causa. Per gli attori sarà quella voluta dall’autore. Oggi ti spiegherò come attivare il tuo cervello addominale. Contestualmente è indispensabile assumere la postura del personaggio. Ti aiuterai col trucco e con i costumi, ancor prima di pensare a come interpretarlo. Sembra un paradosso ma funziona. E le moderne neuroscienze lo confermano. La grande neuroscienziata Candace Pert, scomparsa da pochi anni, dimostrò come i neuropeptidi e dunque le informazioni emotigene non seguissero sempre uno schema gerarchico causa-effetto. Nell’esempio della recitazione, specchiarsi e vedersi diversi si rivela un effetto in grado di ricostruire la causa. Aggiungendo a questa strategia posturale il metodo di differenziazione dell’energia (semplice intento + sforzo fisico) il risultato è garantito e assolutamente sincero.

La terza regola ti dà quindi un’informazione molto preziosa: per emozionarti a comando devi semplicemente accendere il tuo centro di energia. E imparare a coordinare funzioni organiche naturali come la postura, la respirazione, alcune brevi fasi di apnea e la giusta tensione addominale.

Primo esercizio: il coraggio

Dopo questo trittico di regole di base, possiamo provare il semplice esercizio di recitazione: quello del coraggio. Per valutare meglio l’efficacia del metodo lo faremo una prima volta, volutamente male. Sei seduta o seduto? Immagina di essere in una platea piena di sconosciuti. Dal palco ti indicano e ti invitano a salire in scena. Non sai neanche perché. Una cosa del genere può facilmente provocare disagio. Prima di alzarti, butta fuori tutta l’aria. Alzati quando l’ultima codina di fiato sta finendo di uscire. Se hai spazio, comincia a camminare avanti e indietro mantenendo una respirazione minima. Memorizza le tue sensazioni e torna a sederti.

Ora applichiamo il metodo. Emozione = Energia

Sulla sedia assumi una postura eretta, assertiva. Prima di alzarti prendi un bel respiro e mettiti in piedi nel momento in cui trattieni il fiato. I primi passi falli ancora in apnea. Poi comincia pure a respirare, ma a polmoni sempre un po’ carichi. Non svuotarti mai completamente di aria. Mentre fai avanti e indietro, porta consapevolezza alla tua camminata stabilendo anche una piccola regola: ogni volta che torni sui tuoi passi, girati sempre nel momento di presa di fiato e di apnea. Nella comunicazione, ogni variazione, ogni effetto verbale o non verbale dovrebbe sempre prendere l’avvio da una brevissima apnea. È uno dei principali segreti della comunicazione. La fase di apnea, studiata anche dalla Pert per diminuire il dolore delle partorienti, induce variazioni rapidissime nelle informazioni dei neuropeptidi. A cascata, le conseguenze sono proprio quelle di ricreare, nel tempo di un respiro, la causa emozionale tanto ambita.  Torna pure al tuo posto, applicando la regola: siediti mentre trattieni il fiato. Se tutto è stato eseguito rispettando le indicazioni saprai riconoscere da te le differenze.  Applicando il metodo avrai sentito una maggiore motivazione e più coraggio. Non è un miracolo. Hai semplicemente indirizzato  consapevolmente la tua energia evitando inutili dispersioni. Ed è solo l’inizio.

Allievi timidi

Grandi soddisfazioni mi sono state regalate dagli allievi più timidi ed introversi. Liberare il loro potenziale creativo per mezzo di sessioni di analisi (leggi psicotecnica) avrebbe richiesto mesi o anni. Invece, obbligandoli a caricare il loro organismo come se fossero individui o animali già coraggiosi, è stato come far stare in piedi il famoso uovo di Colombo.

Nelle prossime lezioni di recitazione e tecnica delle emozioni avremo modo di fare sempre meno teoria e sempre più esercizi: semplici, divertenti, ma di grande efficacia.

E se ora vuoi alzarti dalla sedia con maggiore motivazione, sai come fare.

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Alessandro Simonini Direttore Accademia Arti Sceniche Olistage

Autore, regista, insegnante di recitazione e tecniche di comunicazione. Tra le sue allieve anche una giovanissima Paola Cortellesi. A Roma dirige l'accademia OliStage e collabora con il Centro Studi Musical di Franco Miseria come responsabile del corso di recitazione.

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