Corpo della Polizia Locale di Roma, 60enni ancora in moto
Il Corpo della Polizia Locale di Roma è vecchio: 60enni ancora in moto. Il sindacato Ugl sfida i candidati a Sindaco a dare risposte
L’allarme dell’invecchiamento del Corpo della Polizia Locale di Roma questa volta e’ arrivato da un’istituzione in seno ad un’altra istituzione. Ieri il Commissario Tronca ha dichiarato, in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia, il calo superiore ad un quarto dell’organico totale del personale capitolino, indicando significativamente la carenza di oltre il 30% per la Polizia Locale col rischio di non poter garantire i servizi essenziali a fine 2016.
“Basti pensare – dichiara Sergio Fabrizi Rsu dell’ Ugl-Pl – che in alcuni reparti operativi l’età media supera oramai i 50 anni. Al reparto motociclisti del GPIT, ad esempio, ci sono 60enni ancora in sella sulle moto con il “veterano” di 65 anni a fare da chioccia a piu’ “giovanotti” 50enni. Oppure in posti ritenuti di “frontiera”, come il Reparto Termini, l’età media sfiora quota 49 e gli ultimi rinforzi sono stati colleghi sopra i 55 anni. Ma anche la notte, la necessaria figura dell’Ufficiale di P.G. per i rilievi di infortunistica stradale (e non solo) sono assicurati da personale prossimo alla pensione.”Nemmeno con le auspicate assunzioni del concorso ancora sospeso – continua Fabrizi – si potrà contare in giovani leve, perché sono passati già 6 anni dalla sua indizione a cui avevano aderito speranzosi trentenni.”
Per l’Ugl-Pl, in considerazione dello sblocco delle assunzioni negli EE.LL., decretato l’altro ieri dalla Funzione Pubblica, non e’ più rinviabile un piano assunzionale massiccio per le 3000 unita’ mancanti individuate dal Commissario Tronca. A questo, di pari passo, vanno individuate le soluzioni delle altre criticità evidenziate dallo stesso Commissario per garantire quel senso di sicurezza richiesta dalle periferie romane sino al centro storico.
Per questo – rilancia Fabrizi – siamo pronti ad invitare tutti i candidati a Sindaco, appena noti tutti i nomi, ad un confronto pubblico con i cittadini, le associazioni e le parti sociali per sentire in prima persona le loro risposte concrete sui temi della sicurezza urbana, ben delineati dalla figura istituzionale “super-partes” come il Commissario Tronca, anziché, come in passato, lanciare proclami elettorali basati su massimi sistemi o dettati da posizioni ideologiche sulla questione sicurezza”.