Cronaca

Botticelle romane. In Campidoglio hanno deciso. Devono lavorare!

Botticelle romane, si ricomincia presto a parlarne. Bocciata la mozione che avrebbe liberato i cavalli. I nomi dei consiglieri che vogliono il servizio a trazione animale.

Lo scorso anno abbiamo conosciuto Stefano Fuccelli e il PAE che da sempre e con forza, si battono anche per la protezione dei cavalli costretti a lavorare con le botticelle romane. Divenuti ormai, tristemente attrazione turistica, li abbiamo visti sotto al sole cocente in Piazza di Spagna e lungo i Fori Imperiali. Non voglio, ora, continuare a dilungarmi sulla – a mio avviso – squallida pratica di attaccare quintali in groppa ad un cavallo che, a fronte di centinaia di euro versati al cocchiere, sono costretti a lavorar in condizioni spaventose.

Una regolazione del servizio a trazione animale? L’abolizione totale delle botticelle romane? Ecco la possibilità, mancata, della giunta del sindaco Ignazio Marino. Di seguito il comunicato arriva dalla LAV -Lega Anti Vivisezione – e indica nomi e cognomi dei “traditori”  che hanno contribuito a respingere la mozione del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle.  Determinanti  il voto contrario del PD, l’astensione di SEL e le assenze di alcuni consiglieri.

Il 13 marzo scorso è stata respinta dall’Assemblea Capitolina la mozione presentata dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle relativa all’abolizione delle botticelle romane. Determinanti il voto contrario del PD, l’astensione di SEL e le assenze di alcuni consiglieri. Del tutto ignorate le drammatiche condizioni di lavoro dei cavalli e la volontà dei cittadini romani. Nessuna considerazione neanche per le oltre quindicimila firme raccolte dalla LAV durante la scorsa estate in una petizione formale prevista dallo Statuto del Comune e la richiesta finora inascoltata di incontro inviata al Sindaco Ignazio Marino. Da anni l’Associazione, ma anche la gente comune, chiede alle Giunte capitoline di porre fine a questo assurdo sfruttamento noto ai romani, meno ai turisti, ignari del fatto che i cavalli sono ex-trottatori costretti a trasportare pesi inadeguati durante i pomeriggi estivi, cocenti e afosi, di una Roma che non ha alcun bisogno di rinverdire i suoi fasti antichi attraverso tradizioni desuete e anacronistiche.

Su 27 votanti soltanto 7 i voti favorevoli:

Roberto Cantiani (Gruppo Misto Roma Capitale),

Ignazio Cozzoli Poli (Alleanza Popolare Nazionale – Alemanno Roma Capitale),

Gianluigi De Paolo (Alemanno – Cittadini per Roma),

Marcello De Vito (M5S),

Daniele Frongia (M5S),

Enrico Stefàno (M5S),

Luca Giansanti (Marino Sindaco – Lista Civica).

 15 i voti contrari:

Valeria Baglio (PD),

Erica Battaglia (PD),

Mirko Coratti (PD),

Francesco D’Ausilio (PD),

Alfredo Ferrari (PD),

Marco Palumbo (PD),

Fabrizio Panecaldo (PD),

Giovanni Paris (PD),

Ilaria Piccolo (PD),

Maurizio Policastro (PD),

Antonio Stampete (PD),

Giulia Tempesta (PD),

Daniela Tiburzi (PD),

Massimo Caprari (Centro Democratico),

Svetlana Celli (Lista Civica Marino Sindaco).

5 gli astenuti tra cui i consiglieri Franco Marino (Lista Civica Marino Sindaco), Dario Nanni (PD) e tre dei quattro consiglieri di Sinistra Ecologia e Libertà Gemma Azuni, Gianluca Peciola, Annamaria Proietti Cesaretti.

Fra gli assenti, di vari gruppi, i consiglieri Raggi, Rossin, Marchini e Onorato (contrari alle botticelle).

Peccato che nel programma elettorale il Sindaco aveva definito i diritti degli animali come “argomento fondante delle scelte culturali di Roma” e si era impegnato a trasferire “il servizio delle botticelle per tutelare la salute dei cavalli nei parchi e nelle ville storiche”. Peccato anche per il consigliere PD Dario Nanni che prima delle elezioni aveva definito “barbarie” il servizio delle carrozzelle trainate dai cavalli che arrancano fra caldo e smog nelle strade di Roma e che si è soltanto astenuto.

E peccato ancora per Gemma Azuni (SEL), Maurizio Policastro (PD) e Athos De Luca (PD) – quest’ultimo assente in Aula la scorsa settimana – che nell’ottobre 2010, precedente Consiliatura, come consiglieri dei gruppi dell’allora minoranza, avevano sostenuto la proposta di delibera di iniziativa di consiliare di Monica Cirinnà che prevedeva il riordino del servizio di trasporto pubblico a trazione ippica con la possibilità per i vetturini di salvaguardare la propria occupazione.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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