Arte e Cultura

Brooke Borgia e il suo viaggio nel regno dei draghi

Scopri come Brooke Borgia ha creato il suo primo romanzo “Brooke nel regno dei draghi”, un urban fantasy che combina influenze culturali ed esperienze personali per affascinare i lettori.

Brooke Borgia, autrice del nuovo romanzo “Brooke nel regno dei draghi“, primo libro di una saga urban fantasy, ci offre uno sguardo unico e coinvolgente in un mondo fantastico che cattura l’immaginazione dei lettori. Cresciuta tra diverse culture e influenzata da esperienze personali profonde, Brooke ha saputo trasformare le sue sensazioni in narrazioni affascinanti. Oggi, con entusiasmo, ci immergiamo nei segreti del suo processo creativo e nei dettagli del suo nuovo libro.

Come è nata l’idea di “Brooke nel regno dei draghi” e quali esperienze personali hanno influenzato la creazione di questo mondo fantastico?

 Fin da piccola mi sono creata un Mondo immaginario per isolarmi da una realtà alquanto impegnativa per una bambina di appena cinque anni, catapultata in Grecia al seguito di un padre diplomatico. In tale Paese ho frequentato le elementari e già a otto anni avevo visitato tutta la Grecia, assorbendo la straordinaria e complessa cultura ellenica. Tutte le mie emozioni le nascondevo nel mio Mondo immaginario per elaborarle in silenzio. Quindi questo mio Mondo si è man mano ampliato quando ho avuto l’opportunità di frequentare il Liceo a Istanbul e anche qui ho assorbito una cultura in bilico tra Oriente e Occidente. Tornata in Italia avevo la testa troppo affollata di sensazioni e così ho pensato di iniziare a mettere su carta questo mio Mondo fantastico impreziosendolo di personaggi e creature fantastiche fino a farne un urban fantasy in cui ritrovarmi tra i protagonisti, permeati di tutte le emozioni vissute negli anni passati.

Il personaggio di Brooke riceve un videogioco dalla nonna che la conduce in un mondo parallelo. Puoi raccontarci di più sul simbolismo di questo videogioco e su cosa rappresenta per il protagonista?

 In realtà la nonna di Brooke conosceva bene tale Mondo parallelo e sovente ne raccontava alla nipote qualche aneddoto per fermarsi tuttavia quando si accorgeva che stava rivelando troppo. Brooke ci pensava molto ai racconti della nonna e se ne sentiva attratta senza capirne il motivo. Lo scoprirà soltanto quando ci si sveglierà in fattezze umane al termine di un lungo sogno ambientato in un Mondo medioevale popolato da creature fantastiche e cavalieri.

Nel tuo libro, Brooke confonde il mondo reale con quello fantastico. Come hai sviluppato questa fusione tra realtà e fantasia, e quali sfide hai affrontato nel rendere credibile questa transizione per i lettori?

Ho notato spesso tra i miei amici con cui giocavo online questo aspetto e mi sono resa conto che la maggior parte dei giocatori tende a evadere dalla realtà con giochi simili dove si gioca in gruppo. Quindi mi sono limitata a riportare le emozioni che la maggior parte dei giocatori prova realmente.

La tua biografia menziona un forte legame con la cultura ellenica e orientale. In che modo queste influenze culturali si riflettono nei temi e nei personaggi del tuo romanzo?

Questo aspetto in realtà l’ho ampiamente sviluppato nel secondo libro della saga di cui non posso parlare ancora essendo inedito.

“Brooke nel regno dei draghi” è il primo libro di una trilogia. Puoi darci qualche anticipazione su cosa possiamo aspettarci nei prossimi capitoli della saga?

Nel secondo libro l’avventura si svolgerà sia sulla Terra sia nel Regno dei draghi. Questi due Mondi sono strettamente legati tra loro e molti abitanti di entrambi collaboreranno per salvare entrambe i Mondi, anche con l’aiuto di Divinità. Nel terzo libro interverranno anche molti studiosi del Pianeta Terra ma non posso rivelare oltre.

Ringraziamo Brooke Borgia per aver condiviso con noi le affascinanti intuizioni dietro il suo romanzo e il suo processo creativo. Siamo ansiosi di seguire le avventure di Brooke nel mondo dei draghi e di scoprire cosa riserva il futuro per questa promettente autrice.

Potrete incontrarla sabato 13 e domenica 14 luglio a Santa Severa per #LibriAlMare.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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