Verso un mare senza plastica entro il 2040
In occasione della Giornata Nazionale del Mare, celebrata per enfatizzare l’importanza di proteggere i nostri mari e la loro biodiversità, Ecoitaliasolidale pone l’accento su un appello urgente: arrestare l’avanzata dell’inquinamento da plastica.
Con 29 aree marine protette e 2 parchi sommersi che tutelano la bellezza e la vita dei nostri mari, l’Italia si mostra attiva nella conservazione dell’ambiente marino. Tuttavia, l’appello del Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti, evidenzia una realtà allarmante e un obiettivo ambizioso.
La plastica, da decenni al centro delle discussioni ambientali, rappresenta non solo una minaccia per la fauna e la flora marina ma anche per l’equilibrio dell’ecosistema globale. Secondo il Prof. Luigi Campanella, la produzione di plastica contribuisce in modo significativo all’effetto serra e, se non controllata, la situazione potrebbe aggravarsi entro il 2050, con più plastica che pesci negli oceani.
Il dato che emerge è preoccupante: degli 8,3 miliardi di tonnellate di plastica prodotte dall’uomo fino a oggi, oltre il 79% è finito in discariche o abbandonato nell’ambiente, con solo una minima parte che è stata riciclata. L’appello di Benvenuti non è solo un grido di allarme ma un invito all’azione collettiva: è fondamentale che le istituzioni, sia nazionali che internazionali, intraprendano azioni decisive per la protezione dei mari.
L’impegno richiesto è concreto: seguire l‘accordo di Montreal sulla protezione delle acque e soprattutto rispettare l’intesa del G7 di Sapporo, che prevede di fermare l’inquinamento da plastica entro il 2040. Questo obiettivo, ambizioso ma necessario, richiede uno sforzo congiunto e la partecipazione attiva di tutti, dalla comunità internazionale ai singoli cittadini, per garantire un futuro più pulito e sostenibile per i nostri mari e per il pianeta.
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