Arte e Cultura

Chiara Domeniconi: poesia, resilienza e speranza

La storia di Chiara Domeniconi è un viaggio di resilienza e speranza, iniziato tra le pagine dei suoi libri, divenuti un faro per chi si trova ad affrontare battaglie simili.

La sua scrittura non è solo un mezzo di espressione creativa, ma anche un modo per condividere la sua esperienza personale e ispirare gli altri. Per lungo tempo, Chiara Domeniconi ha lottato contro i disturbi alimentari, un percorso difficile segnato da sfide e momenti oscuri. Tuttavia, la sua storia prende una svolta significativa quando scopre la forza terapeutica della scrittura. Attraverso le pagine dei suoi libri, ha trovato il coraggio di affrontare i demoni del suo passato e ha trasformato il dolore in una fonte di ispirazione.

La sua narrativa non è solo uno specchio delle sue lotte personali, ma anche un modo per sensibilizzare il pubblico sui disturbi alimentari, spesso sottovalutati o malcompresi. Attraverso storie avvincenti e poesie toccanti, Chiara ha aperto una finestra sulle sfide che molte persone, soprattutto i giovani, affrontano quotidianamente.

Chiara Domeniconi si è apertamente espressa su come la scrittura sia stata la sua ancora di salvezza durante i momenti più difficili della sua battaglia contro i disturbi alimentari. Ora, dedica parte del suo tempo a ispirare e supportare i giovani che attraversano situazioni simili, incoraggiandoli a trovare la loro voce attraverso l’arte e la creatività.

La recente selezione di Chiara Domeniconi a Casa Sanremo Writers con Mani in extasy, silloge di SBS Edizioni, già candidata per il Premio Strega Poesia 2023 consolida il suo ruolo non solo come autrice talentuosa ma anche come attivista. Attraverso la sua arte, cerca di trasformare la vita degli altri, dimostrando che la scrittura è più di una forma di espressione artistica: è un potente strumento di cambiamento sociale.

In un mondo in cui molte voci rimangono inascoltate, Chiara Domeniconi emerge come una forza di positività, ispirando giovani e adulti a credere nella propria forza interiore e a cercare aiuto quando ne hanno bisogno. La sua storia è un richiamo alla resilienza e un faro di speranza per chiunque affronti le tenebre dei disturbi alimentari.

Ecco una breve intervista in esclusiva per SenzaBarcode a Chiara Domeniconi

Chiara, come la scrittura ha influito sulla tua personale lotta contro i disturbi alimentari?

Ho potuto vedere il dolore in faccia, nero su bianco e capire che era uno di noi. Mi ha fatto meno paura. E’ stato uno sfogo, una catarsi, una terapia ma anche un modo per imparare a trasmettere le mie emozioni, un vero e proprio “ponte fonetico”.

Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso le tue storie e poesie?

Di scrivere anche se non lo si fa per professione perché può aiutare a stare meglio e di essere sempre curiosi; un’ottima alternativa al coraggio è la curiosità.

Come ti senti riguardo al tuo ruolo di ispirazione per i giovani che affrontano situazioni simili?

Un nulla, ma come quel nulla da cui sono risalita anch’io.

Quali sono i prossimi passi che prevedi nel tuo impegno per sensibilizzare sulle sfide legate ai disturbi alimentari e promuovere la guarigione attraverso l’arte?

Continuare a portare il mio messaggio ai giovani nelle scuole e spero che uno dei miei libri possa essere portato a teatro in modo da far passare ancora meglio e in modo più diretto e “umano” il mio messaggio.

SenzaBarcode Redazione

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