Silvia Frangipane: un caleidoscopio di arte ed emozioni
Silvia Frangipane, un nome che risuona con la magia della letteratura, della poesia, della musica e dello spettacolo.
Silvia Frangipane è una artista poliedrica, la sua presenza si estende come un arcobaleno attraverso la musica, il teatro, la poesia, e molte altre forme d’arte. La sua carriera eclettica è un affascinante caleidoscopio di talenti e passioni.
Da cantautrice a sceneggiatrice, da poetessa a musicista, da interprete di musica francese del ‘900 a ballerina e attrice, Silvia Frangipane abbraccia un mondo artistico vasto e variegato. La sua creatività si manifesta in molteplici modi, offrendo al pubblico un viaggio coinvolgente attraverso le molteplici sfaccettature dell’arte.
Nel 2022, ha dato vita a “Rive Gauche”, un’innovativa modalità di fare spettacolo. Questo progetto è la sua personale ricerca di un connubio delicato tra testo, musica e significati emozionali. Attraverso Rive Gauche, Silvia trasmette emozioni e riflessioni, offrendo agli spettatori uno spazio intimo e avvolgente nel quale immergersi e ritrovarsi.
La sua formazione accademica è altrettanto diversificata delle sue attività artistiche
Con due lauree agli antipodi, da Econometria a Storia dell’Arte, Silvia Frangipane dimostra una mente eclettica capace di attraversare discipline apparentemente distanti con creatività e intelligenza.
Il suo percorso di vita l’ha portata a vivere in diverse città, da Udine a Parigi, ma è a Roma, la sua città d’origine, che Silvia è particolarmente legata. È qui che ha radici profonde, e dalla quale trae ispirazione per molte delle sue creazioni artistiche.
Il suo primo libro di poesie, “Tra cielo e mare“, pubblicato da Bertoni Editore nella Collana PoeticaMente di Marcello Soro a luglio 2023, è una raccolta di poesie in rima. Quest’opera è un’immersione nel mondo poetico di Silvia, dove la rima diventa la colonna sonora di ciò che racconta, trasformando la poesia in un frammento visivo ed emotivo della vita stessa.
Silvia Frangipane, con la sua eclettica creatività e la passione che trasmette attraverso ogni forma d’arte che tocca, si erge come un’artista completa, pronta a incantare il pubblico con la sua magia poetica e scenica. La sua selezione per Casa Sanremo Writers 2024 conferma il riconoscimento del suo talento e promette un ulteriore capitolo emozionante nella sua già straordinaria carriera artistica.
Ecco una breve intervista in esclusiva per SenzaBarcode a Silvia Frangipane
Come bilanci la tua passione per la musica, la poesia e il teatro nella tua vita quotidiana?
Bellissima domanda e la risposta non è semplice.
Sono discipline artistiche complementari ma richiedono tutte “un tempo di qualità” anche se in modo diverso. Non sono attività che possono essere fatte senza concentrazione, ispirazione ed energia. Quindi richiedono tanto tempo che chiamo di qualità. I ritagli di tempo li dedico alle questioni organizzative e gestionali che comunque purtroppo richiedono sempre più tempo del voluto.
Per la poesia così come per la composizione della musica e delle parole dei brani che scrivo è assolutamente necessario essere nel momento giusto e al posto giusto. Possibilmente serena. Serena non vuol dire necessariamente allegra, ma la serenità e la tranquillità mi portano all’apertura della mente e del cuore e mi sembra di essere più ricettiva e creativa. Posso essere anche in giro per la città per creare le poesie, ma devo avere il tempo di fissare le emozioni o le riflessioni per non perderle, almeno un appunto al volo. Per la musica vale la stessa cosa e molto utile è il registratore del telefonino ma l’ideale è essere in casa per provare subito una melodia la pianoforte. Per gli spettacoli teatrali ho bisogno di essere a casa tranquilla con il mio computer così da creare inizialmente una sceneggiatura, un copione. E poi serve del tempo di qualità per provare i brani da sola o con altri musicisti prima di portarli al pubblico.
Questi tre amori si alternano nelle mie giornate a seconda di quello che ha più bisogno di me in quel momento e in funzione delle scadenze e questo vale soprattutto per gli spettacoli.
“Rive Gauche” rappresenta una nuova forma di spettacolo. Qual è il messaggio emotivo che desideri trasmettere attraverso questo progetto?
Io amo molto la musica e anche il teatro. Nei concerti cui ho assistito sono sempre stata rapita dalla musica e negli spettacoli teatrali dal testo. Nei concerti la musica è la protagonista indiscussa e a teatro lo è la parola. Non le ho mai trovate allo stesso livello in uno spettacolo né teatrale né musicale. Io cerco con questo progetto di creare uno spazio per lo spettatore dove la parola espressa e la musica si confondano una nell’altra, portatrici della stesso messaggio emozionale ma in forma diversa: la ricerca del senso delle cose e possibilmente della vita, dove la lucidità si alterna alla comprensione e alla compassione. Vorrei che il pubblico si sentisse avvolto da una magia di suono e parole senza soluzione di continuità, e vivesse questo viaggio emozionale declinando lui stesso la valenza emotiva di ciò che percepisce dallo spettacolo secondo il proprio vissuto.
Come la tua esperienza accademica, con lauree in Econometria e Storia dell’Arte, influenza la tua creatività artistica?
La prima laurea in Econometria che è stata molto impegnativa mi ha dato moltissima disciplina, autonomia e capacità organizzativa. Non amo molto gli aspetti organizzativi ma dopo quella laurea so che li posso affrontare e gestire.
La seconda laurea in Storia dell’Arte è stata fondamentale per capire quanto l’arte per me fosse importante non solo come fruitrice ma anche in veste di creatrice. Imparando a vivere e a raccontare l’arte di grandi artisti ho iniziato a pensare in modo diverso, ho fatto mio il mondo della pittura, della scultura vivendoci dentro come in un mondo parallelo come avevo già fatto da bambina con le opere di scrittori, di poeti e di attori di teatro. Gli artisti sono stati dei fari e dei mentori per me e a un certo punto la loro luce mi ha illuminato. Non potevo più nasconderla e ho preso il coraggio di provare a raccontare agli altri “la mia arte”.
La selezione per Casa Sanremo Writers 2024 promette un nuovo capitolo nella tua carriera. Quali aspettative hai per questa esperienza e come pensi possa influenzare la tua evoluzione artistica?
Spero che porti alla nascita di un piccolo nuovo pubblico che mi voglia seguire nelle mie creazioni artistiche, dalla poesia alla musica, e che si senta rappresentato in qualche modo da ciò che racconto in modi così diversi.
Ho sempre rifuggito grandi eventi perché non fanno parte della mia personalità per vari aspetti, ma la proposta di far parte della Vetrina di Casa Sanremo, arrivata quando meno me l’aspettavo, mi ha lusingato e dato forza. Quindi comunque già ora è una bella esperienza anche personale.