Cronaca

Certificazione LEAF: moda, lusso e sostenibilità

LEAF Hardware: Certificazione ecologica per accessori moda in metallo. Per un futuro di sostenibilità e lusso responsabile.

Questa certificazione sarà di fondamentale importanza per le aziende del settore moda, poiché entro il 2027 saranno obbligate a rendicontare in modo trasparente le loro azioni riguardanti ambiente, responsabilità sociale e governance. LEAF Hardware utilizza una metodologia internazionalmente riconosciuta per calcolare l’impatto ambientale di un prodotto durante l’intero ciclo di vita, aprendo nuove prospettive per un’industria più sostenibile.

LEAF Hardware è la prima certificazione al mondo dedicata al calcolo dell’impatto ambientale degli accessori moda in metallo. La Fondazione Leaf, nata per promuovere valori etici, ambientali, sociali ed economici nel settore luxury, ha svolto approfondite ricerche su 70 aziende, principalmente italiane, attive nella produzione di accessori metallici per prestigiose maison moda. Questo standard è destinato a diventare un punto di riferimento per le aziende, poiché la direttiva europea CSRD le obbligherà entro il 2027 a rendicontare in modo trasparente le loro attività in materia di sostenibilità.

Analisi dettagliata dell’impatto ambientale

Il processo di certificazione LEAF Hardware è stato basato sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), normata dalle ISO 14040 e 14044, riconosciuta a livello internazionale. Questo approccio analizza ogni fase del ciclo di vita dei prodotti, dalla fase di estrazione delle materie prime fino alla fase di smaltimento. I dati riguardanti i consumi energetici, l’utilizzo di materie prime, le emissioni e la produzione di rifiuti sono stati elaborati per calcolare sei categorie di impatto ambientale, come il Potenziale di Riscaldamento Globale, il Consumo di Risorse minerali e fossili, il Consumo d’Acqua, il Potenziale di Riduzione dello strato di Ozono, l’Ecotossicità e la Tossicità per l’Uomo.

Per ottenere la certificazione LEAF Hardware, le aziende devono rispettare i valori limite in tutte le sei categorie di impatto ambientale. Qualora superassero i limiti in una sola categoria, otterrebbero comunque un prezioso feedback per individuare punti deboli e implementare azioni correttive. Questa certificazione si rivelerà di grande valore per gli stakeholders del settore, dai produttori agli accessoriali, fino al consumatore finale. Grazie a LEAF Hardware, il consumatore potrà fare scelte basate non solo su criteri economici ed estetici, ma anche sull’impatto ambientale e sulla responsabilità etica della catena di fornitura.

Il settore in Toscana

La produzione di accessori metallici per la moda è un’importante realtà in Toscana, con oltre 200 aziende industriali nella Piana fiorentina, affiancate da numerose realtà artigiane. Complessivamente, il settore della moda in Toscana conta oltre 104.000 addetti, concentrati principalmente nelle zone specializzate di Prato, Firenze e Pistoia, e con specifiche produzioni a Lucca, Pisa e Arezzo. Grazie a LEAF Hardware, queste aziende possono consolidare la propria posizione sul mercato internazionale, dimostrando un impegno concreto verso la sostenibilità e attirando una clientela sempre più attenta all’etica aziendale.

La certificazione LEAF Hardware rappresenta un grande passo verso la sostenibilità nel settore accessori metallici nel lusso. Grazie a Fondazione Leaf, il settore della moda può finalmente misurare con precisione il proprio impatto ambientale e adottare azioni concrete per migliorare la propria sostenibilità. Questo nuovo standard sarà una risorsa preziosa non solo per le aziende, ma anche per i consumatori che desiderano fare scelte responsabili ed etiche. La Toscana, con il suo ricco panorama di aziende nel settore, ha l’opportunità di distinguersi sul mercato internazionale, grazie a una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Foto di Pexels da Pixabay

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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