Roma

Area Sacra di Largo Argentina: il viaggio nel passato è accessibile

Un successo travolgente, ma non inaspettato, quello che ha riscosso l’apertura al pubblico dell’Area Sacra di Largo Argentina a Roma; oltre 11mila visitatori nel primo mese.

Un sito archeologico di grande rilevanza storica che si è finalmente reso accessibile al pubblico grazie a un innovativo percorso di visita inaugurato il 20 giugno, segnando un nuovo capitolo nella scoperta del volto della Roma repubblicana. Frutto della collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il prestigioso contributo della Maison Bulgari, il nuovo camminamento su passerella ha permesso a un vasto pubblico di ammirare da vicino i quattro templi presenti nell’Area Sacra. La principale attrazione è rappresentata dalla possibilità di esplorare questi monumenti senza alcuna barriera architettonica, rendendo la visita accessibile a tutti, inclusi coloro con esigenze speciali, in un’esperienza unica.

Un’affascinante testimonianza della grandezza storica dell’Area Sacra di Largo Argentina emerge anche dietro i templi B e C, dove i visitatori possono ammirare il basamento della Curia di Pompeo; il punto dove venne assassinato Giulio Cesare durante la celebre seduta delle Idi di marzo del 44 a.C.

Esposizioni culturali uniche nell’Area Sacra

Il percorso di visita si completa con due aree espositive di grande interesse culturale. La prima si trova nel portico della Torre del Papito, risalente al periodo medioevale, mentre la seconda si estende nei locali al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini. In queste sale sono stati accuratamente allestiti una selezione dei reperti rinvenuti nell’area, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia dell’ Area Sacra di Largo Argentina. All’interno della Torre del Papito si trova anche la biglietteria.

L’entusiasmo suscitato dal grande flusso di visitatori dimostra il profondo interesse della cittadinanza e dei turisti verso il patrimonio storico-archeologico di Roma. Grazie a questa collaborazione di successo tra istituzioni culturali e sponsor privati, l’Area Sacra di Largo Argentina è riuscita a svelare la sua antica bellezza al mondo, aprendo un’opportunità unica per comprendere meglio la storia millenaria di questa affascinante città.

I gatti: tesoro nascosto tra i templi

Chi conosce Roma, però, sa bene che L’Area Sacra di Largo Argentina è anche custode di un tesoro unico e affascinante: la colonia felina che la abita. Questi affettuosi gatti randagi sono diventati parte integrante del patrimonio culturale e dell’identità di questo luogo. Accolti e protetti con amore da volontari appassionati di associazioni animaliste, i “gatti di Largo Argentina” sono diventati celebrità internazionali, amati dai visitatori e dagli abitanti della città.

Osservarli giocare tra le rovine antiche o riposare all’ombra dei templi crea un’atmosfera magica e unica, offrendo un connubio affascinante tra passato e presente. Grazie alle cure veterinarie e alla sterilizzazione attenta, la colonia prospera in sicurezza, rendendo l’Area Sacra non solo un gioiello archeologico, ma anche un rifugio per creature affettuose e speciali.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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