Chiara Domeniconi a Casa Sanremo writers
Nel gruppo SenzaBarcode conosciamo Chiara Domeniconi da diverso tempo e da 2 anni parliamo di uno dei suoi libri di maggiore successo.
Pubblicato da Argentodorato editore, Come un chiodo nella carne è il libro, uscito nel 2019 poco prima che la pandemia ci travolgesse, selezionato per Casa Sanremo writers. Un sicuro riconoscimento ad un libro e ad un’autrice coraggiosi. 100 pagine per raccontare di una vita dilaniata da complesse relazioni familiari, di autolesionismo, rapporti con il cibo che oscillano dall’anoressia alla bulimia. Un libro coraggioso, si diceva, non solo perché Chiara ha avuto la forza di raccontare tutto, senza concedersi punti bui dove nascondersi, ma pure si mette in prima linea e a nudo alla mercé di critiche e pregiudizi con due precisi obiettivi: far capire a chi vive le stesse strazianti situazioni che non è solo e continuare la ricerca personale e terapeutica alla libertà.
Cosa ti ha fatto decidere di scrivere questo libro?
È stato più il libro a decidere che io. Io sono più riservata, la mia storia meno. Parla di vita e di morte ma soprattutto di curiosità, curiosità anche quando si ha molta paura, terrore, panico, voglia e nessun’altra possibilità che quella di morire. E in quella storia, in questo libro, ci sono io che sono ancora viva perché ho avuto e ho ancora, avendo ancora le mie paura che non finiscono anche se si guarisce, la curiosità di vedere come mi muovo e come attraverso, esco e rientro da queste paure. Restando viva, appunto. Il libro mi ha messo la curiosità di scriverlo e l’ho fatto. Lui ha deciso.
Hai indagato la tua vita e l’hai messa a disposizione degli altri, che cosa è successo dopo la pubblicazione di questo libro, quali sono state le reazioni delle persone che conoscevi e di chi non conoscevi?
Anche la reazione della parte più intima di me e delle infinite parti di se stessi che non si finiscono mai di conoscere! Sorpresa, l’orgoglio di chi mi vuole davvero bene, rabbia in altri. Contestazioni sui capitoli molto forti, un po’ di tutto insomma. Credo comunque, presuntuosamente, che se ha potuto fare del bene a me anche e, dopo la guarigione, ne abbia – e spero – ne farà ancora a altre persone, direi che chi mi ama, mi odia, mi ha in indifferenza.
“Parola d’ordine: pulizia. la verdura lavata più volte in un lavandino pulito da almeno 12 ore senza culla avesse toccato alcun cibo. la spesa per me la facevo solo io, anche se andavo con mamma tenevo la mia roba separata dalla sua, sia su rullo della cassa sia nel carrello. Se, malauguratamente, qualcosa della mia spesa toccava alla sua, la andavo a rimettere sullo scaffale”.
Questo è un breve estratto del tuo libro che però denota che i disturbi alimentari sono solo alcuni dei problemi che hai affrontato nella tua vita. Come vedi oggi quelle ossessioni? Le riconosci anche in altre persone?
Oggi le vedo come “in un’altra vita e non necessariamente la mia”. Mi sembra, da guarita, da pazza e sana, che non mi sia stato possibile aver fatto cose per me ora così assurde e inutili. Mi fa rabbia, pena, tenerezza e nello stesso tempo capisco la gravità della malattia mentale e i suoi strani, ma reali, sintomi e tabù per molti, anche a parlarne. Per questo ho voluto raccontarli. Appunto, non sono per anni riuscita a riconoscerli in molte persone malate come me perché sentivo raccontare “altro”.
Oltre ad una donna che ha lottato, e lotta, sei anche una scrittrice: Come un chiodo nella carne esce poco dopo Diversamente amabile, entrambi i libri vogliono analizzare alcuni aspetti dolorosi della tua vita, ma anche, spesso, della vita di molte donne. Credi di aver raggiunto il tuo obiettivo o hai ancora qualcosa da dire su questi argomenti?
No! Siamo infiniti. Poi credo che ognuno di noi contenga l’universo uomo e donna che sia maschio o femmina. Basta scoprirlo, non avere paura, o meglio, averne, ma esserne curiosi come dicevo prima. Ogni giorno, ogni notte, ogni respiro sono esperienze maschili e femminili, adulte e anche bambine perché tutti ci ricordiamo di esserlo stati e intanto stiamo crescendo e evolvendo mettendo a frutto, sempre in maniera diversa, le esperienze passate che non sono statiche ma ci danno cose diverse man mano che facciamo esperienze ulteriori.
Tre parole chiave per descrivere Casa Sanremo writers, per te!
Liguria. Incontri. Inspirazione.
Chiara Domeniconi, a Casa Sanremo writers il 8 febbraio. L’Agenzia di promozione è SBS Comunicazione.