Arte e Cultura

Gianni Bortolaso a Casa Sanremo writers

Gianni Bortolaso frequenta SenzaBarcode e WebRadio da qualche tempo. Lo abbiamo incontrato la prima volta a Lavagna, a luglio, e da quel momento “non ci siamo più lasciati”.

Il suo libro, Un accordo stonato per i tipi di Argentodorato, racconta una storia che potrebbe capitare a molti di noi e affronta temi importanti con aria scanzonata e di finta superficialità, restituendo un libro godibile e interessante. Anche la sua nascita si deve a qualcosa, apparentemente, distante dal testo: un concorso dal titolo “Il funerale che vorrei”.

Tanti elementi che hai unito in questo libro, selezionato per Casa Sanremo writers 2023, di cosa hai scritto?

Del dark web, delle facili opportunità, della crisi di un gruppo un tempo affiatato, dei cambiamenti che talvolta sono decretati da avvenimenti imprevisti. La storia si svolge nell’odierno post pandemia, le restrizioni e tutto ciò a cui siamo stati sottoposti si confondono con i brutti sogni. Nonostante siano passati alcuni anni si notano ancora alcuni particolari che mettono in evidenza la realtà con cui tutti si sono dovuti confrontare: se alcuni appaiono come residui del passato che persistono come fossili rimasti all’aria troppo tempo, altri aspetti hanno intaccato visibilmente gli animi in maniera profonda.

Da un lato questo avvenimento ha portato all’accelerazione di alcuni fattori soprattutto tecnologici, anticipando l’organizzazione sociale di almeno un decennio: senza entrare nel dark web è sufficiente pensare all’utilizzo del computer, delle app, o del semplice servizio d’asporto. L’isolamento forzato però ha scatenato non pochi problemi che ancora imperversano soprattutto nella popolazione più giovane.

Nel libro il problema viene appena sfiorato, il fenomeno degli hikikomori, un tempo ritenuto stravagante e lontano, è divenuto tema di discussione anche da noi. La possibilità di vivere chiuso in una stanza per tutta l’esistenza non è più un affare per racconti distopici o un problema relegato a chi vive due oceani da qui. Se ne parla poco, ma dovrà essere preso e sviscerato, non bisogna trattarlo come oggetto di vergogna, com’è stato nel passato per altri fenomeni. Il libro vorrebbe fare questo, portare all’attenzione alcuni aspetti che ci sembrano lontani, ma che invece sono già qui, in casa nostra, e non si sono presi la briga di bussare.

“Giunse alla pagina che cominciava a essere per lui una piccola ossessione: non fece fatica ad ammetterlo, arrivando a paragonarla a uno squisito zuccherino che interrompeva quell’insensato mal di vivere quotidiano che avvertiva sempre più pressante. Cominciò a compilarla. Rosy gli aveva dato delle ottime dritte, doveva riconoscerglielo, anche se non le approvava appieno, certo. Non le aveva parlato del progetto in sé e forse, se l’avesse coinvolta, avrebbe dato contributi più appropriati, ma erano validi spunti da cui partire…”

Ecco un estratto del tuo libro, con Spred che gironzola per casa e l’amica Rosy… cosa succede al tuo personaggio?

Miky è annoiato, dal mondo attorno a sé, dai suoi amici, dalla vita che conduce. Nel libro non è un mistero che tramite la vittoria a un torneo di poker on-line giocato durante la pandemia egli possa considerarsi economicamente sistemato. Un status ambito da molti, pensate voi, cosa fareste se il denaro non costituisse più un problema: prendereste l’aereo per andare a fare colazione a Parigi? I sogni che si fanno in merito e la felicità che si pensa dovrebbe recare una simile situazione immancabilmente si rivelano una chimera; così lui vive una sorta di crisi di mezza età anticipata.

Vuole ravvivare la sua vita, vuole dimostrare soprattutto a se stesso di essere in grado di realizzare qualcosa che passi alla storia, proprio perché ora ha i mezzi per poterlo fare: vuole dare soddisfazione al giovane che ancora alberga in lui, dimostrare che le recriminazioni sollevate per anni contro tutti e tutto non erano campate in aria. E allora sfodera il meglio che pensa di avere, maggiore arroganza, maggiore baldanza, confondendola con creatività.

Non cresce, anche se lui ha quella percezione, espande piuttosto quello che già conosceva, perché chiuso, convinto solo di se stesso, ma in questo processo rischia di diventare una sorta di caricatura. Quanti personaggi anche pubblici conosciamo aver fatto questa fine? Non faccio nomi.

Ogni libro, ogni personaggio, porta qualcosa dell’autore… dove possiamo riconoscere Gianni Bortolaso?

Nella fedeltà combattuta di Mauro, nella titubanza di Rosy, nella sfrontatezza di Miky, nel calcolo del Sindaco… Ogni personaggio contiene inevitabilmente qualcosa dell’autore, talvolta anche completamente  avverso ad egli stesso: alcuni personaggi fungono da veicolo per poter dire o sottolineare un aspetto, ma non tutti però possono dire qualsiasi cosa. Anche il barman è una parte di me: l’uomo scorbutico dietro al bancone, che vede ogni cosa, mette i tasselli al proprio posto e tace. Qualche volta prende nota.

Tre parole chiave per descrivere Casa Sanremo writers, per te!

Opportunità, visibilità, festa.

Bortolaso Gianni, a Casa Sanremo writers il 10 febbraio. L’Agenzia di promozione è SBS Comunicazione.

Per acquistare il libroPer conoscere meglio Gianni.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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