Come aprire un asilo nido
L’apertura di un asilo nido rappresenta un’ottima opportunità di business per tutti coloro che intendono avviare un’attività basata sull’educazione infantile.
Del resto, il settore offre grandi possibilità di business, soprattutto in Italia, dove l’offerta statale non riesce mai a coprire la domanda di iscrizione delle famiglie e, parallelamente, anche la poca presenza di strutture private, rendono il comparto poco competitivo e quindi terreno fertile per ottenere profitti.
Ma aprire un asilo nido privato comporta un lungo iter burocratico e il rispetto di stringenti norme vigenti, ovviamente collegate alla particolare natura dell’impresa, dovendo avere a che fare con bambini e le loro complessità. Ecco come aprire un asilo nido
Cosa serve per aprire un asilo nido
Come appena accennato, per aprire un asilo nido privato è necessario disporre di alcuni requisiti particolari che cambiano a livello regionale e comunale, e rispettare la normativa vigente per quanto concerne gli aspetti amministrativi, catastali e sanitari. Elementi che potrebbero scoraggiare l’imprenditore nell’intraprendere un percorso così tortuoso e difficile, rinunciando alla possibilità di poter avviare un’attività che offre rilevanti possibilità di successo.
Tra questi possiamo menzionare obblighi relativi alle dimensioni dei locali adibiti ai bagni, alla cucina e agli spogliatoi, così come quelle per le aule e gli spazi all’aperto che devono essere proporzionate a livello di metratura rispetto al numero di bambini iscritti, ai quali si aggiunge l’utilizzo di arredi e giochi conformi alle norme di sicurezza e igiene relative alla gestione di bambini.
Altri requisiti riguardano gli orari di apertura e chiusura e il numero di settimane nelle quali la struttura deve rimanere aperta. Anche in questo caso le indicazioni variano a seconda della Regione e del Comune di appartenenza.
Lo staff che sarà responsabile della gestione dei bambini deve possedere delle qualifiche specifiche con una formazione pregressa e certificata in questo campo, come titoli universitari di indirizzo pedagogico, diploma magistrale o da liceo psicopedagogico. In questo senso anche il responsabile della mensa deve possedere un’esperienza di almeno due anni negli ultimi 5 nel settore della ristorazione o essere diplomato in un istituto alberghiero, nonché un’abilitazione di corso SAB.
Quanto appena detto riassume brevemente la difficoltà che hanno gli imprenditori nell’aprire un asilo nido privato, in particolare per quei soggetti che non dispongono di un background nel settore e non hanno maturato quindi un’esperienza specifica al riguardo.
Asilo nido privato: la soluzione del franchising
Per ovviare a tutta questa complessità, sono sempre di più coloro che al momento di aprire un asilo nido privato decidono di affidarsi a società specializzate nel franchising, potendo usufruire di innumerevoli vantaggi collegati, sia in fase preliminare sia durante la gestione quotidiana.
Tra i benefici principali troviamo certamente l’assistenza per quanto riguarda l’iter burocratico e amministrativo. Le società di asili nido privati in franchising, infatti, supportano l’imprenditore in ogni fase, interfacciandosi con gli enti comunali per il rilascio dell’autorizzazioni e mettendosi a disposizione anche per la realizzazione di un business plan in grado di far emergere i punti di forza e di debolezza e le possibilità di far crescere il proprio business. A questo si aggiunge anche una consulenza completa per quel che concerne la scelta del locale destinato alla struttura, evidenziando le aree cittadine rispetto ai bisogni specifici, l’eventuale cambio di destinazione d’uso e l’indicazione degli arredi più idonei. Ma non solo.
Anche per quanto riguarda l’operatività quotidiana, le società di franchising saranno al fianco dell’imprenditore nella realizzazione di programmi formativi idonei e al passo con i mutamenti della società odierna, nella scelta dello staff e nella somministrazione di corsi di formazione e aggiornamento. Ultimo ma non meno importante, la possibilità di avvalersi di un marchio riconosciuto diffusamente come affidabile e professionale, elemento fondamentale in particolare per le famiglie al momento della scelta di una struttura che si prenderà cura dei propri figli, nonché l’opportunità di sfruttare campagne pubblicitarie nazionali e un network consolidato nel tempo.
Foto di Erich Westendarp da Pixabay
Pingback: Perché scegliere il franchising per l’asilo nido - SenzaBarcode