Giuditta: su YouTube il video di Pece
Online su YouTube il video di “Pece”, il singolo d’esordio dei Giuditta, con la regia di Raju Berengo e la partecipazione straordinaria del performer Giovanni Consoli.
Il video di Pece vuole essere il manifesto di ciò che è la canzone stessa, ma con un’ulteriore chiave allegorica. Il viaggio interiore raccontato dal brano viene esplicitato: un uomo spalanca all’alba dell’ultimo giorno le porte della sua camera, scappa da una stanza in cui non vive più ed esorcizza così le proprie paure, “danzando” alla ricerca del proprio “io”.
“È una fuga da noi stessi che non conosce un dentro e un fuori, ma un “con noi” e un “senza di noi”. “Sei la vita e la morte…” il testimone è Cesare Pavese, che come sappiamo ripone il significato della morte negli occhi della donna: un incontro a due che l’autrice del testo (Francesca, voce e parole) ha voluto rimettere nelle mani del singolo, ossia di noi stessi. Chi attendiamo scendendo le scale della vita e avvicinandoci alla fine della corsa? Noi. Speriamo finalmente di riincontrarci, di riabbracciarci, di volerci bene, di amarci per quello che siamo, nudi di qualsiasi pregiudizio. È una corsa all’amore, quello vero, quello per noi.”
Per non essere banali o ridondanti, i Giuditta hanno usato il loro asso nella manica
Giovanni Consoli, danzatore e performer (ha collaborato e collabora tra i vari con Compagnia Sisina Augusta, Alessio Maria Romano, Carlus Padrissa, Festival Verdi) e co-fondatore del collettivo Karakorum (insieme a due dei Giuditta, Francesca e Ludovico).
“Giovanni ci ha permesso di non realizzare un semplice videoclip, ma di impostare un lavoro di totale interazione tra musica-gesto-parola. Non è un lavoro di sincronia pura, ma di ricerca del significato, un dare voce col corpo a un sottotesto. In Pece quest’ultimo è ricco, ma soprattutto personale. Giovanni, infatti, ha portato alla luce il suo di sottotesto e non poteva che essere legato alla sua arte. Il video vuole essere una sorta di invito a legittimare questo “non detto”, a portare nel giorno la propria camera buia.
Ci accetteremo e ci abbracceremo. Capiremo di essere il nostro inizio (vita) e la nostra fine (morte), tutto e il contrario di tutto. Saremo la nostra unica speranza: quando ci saremo riconciliati con il nostro vero “io”. Alla fine del viaggio si chiude il cerchio, Giovanni rientra nella propria stanza fisica e il dubbio resta: è mai uscito davvero?”
Le riprese sono state realizzate interamente con l’ausilio di un iPhone 12 Pro Max, e sono un susseguirsi di campi totali e di primi piani . Il tutto è stato realizzato dalle mani e dall’occhio del poliedrico Raju Berengo, una vera e propria forza della natura nel buttarsi in mezzo al traffico, nel fermare macchine, nel saltare sui pali, arrampicarsi su muri, pur di seguire il flusso corporeo di Giovanni. A chiudere il cerchio, il designer e artista bresciano Maurizio Assisi, mente e corpo di Outside, brand/progetto di streetwear indipendente, che ha realizzato la felpa che vedete nel video, ma non solo.
“È stato un viaggio splendido a più mani, in cui ognuno aveva il proprio ruolo e dove è stato possibile lavorare bene perché ciascuno ha portato a galla il proprio angolo di “camera buia”.”
CREDITI SINGOLO
Concept e Produzione: Francesca Cordone, Raju Berengo, Ludovico Di Meco, Francesco Regazzoli, Jury Suardi
Regia: Raju Berengo – Fotografia: Raju Berengo – Montaggio e Post Produzione: Raju Berengo- Performer: Giovanni Consoli – Stylist: Maurizio Assisi per Outside. Un ringraziamento speciale a Sara Cogoli
Giuditta è una realtà nata nel 2020 dall’incontro di quattro musicisti attivi già da tempo nella scena bresciana
Il progetto, co-fondato da Francesca Cordone (voce e parole) e da Ludovico Di Meco (basso e arrangiamento), ha trovato la sua realizzazione con l’arrivo di Francesco Regazzoli alla chitarra e di Jury Suardi alla batteria.Il nome del gruppo nasce dall’esigenza di farsi simbolo: del debole che resiste al forte, di chi non si fa soggiogare da alcun potere, ma che sventola la testa di Oloferne dopo la vittoria. Una figura femminile che vuole determinarsi e che rappresenta il diritto alla propria individualità. In nome di ciò per i Giuditta alla base del loro progetto c’è l’aggregazione, il fare “zoccolo duro”, ponendosi come obiettivo il narrare, sempre e comunque.
A formare l’immagine di Giuditta sono quattro musicisti che si sono scelti nella loro grande diversità, prima di tutto, come persone.
Nell’estate 2021 si aggiudicano il titolo di “Best Band Lombardia” all’ Arezzo Wave Love Festival, presentando i pezzi “Caro Mio Giuda” e “La Foresta dell’Amore”. “Leggerezza, musica fresca, il sogno di fondare una band in pieno lockdown e farlo bene.” (Arezzo Wave)
A ottobre 2021 sono ospiti di Radio Popolare della trasmissione JACK, curata da Matteo Villaci, dove hanno l’occasione di registrare live i tre singoli “Pece”, “Caro Mio Giuda” e “Corri Qui”.
Da gennaio lavorano all’EP Giuditta, prima negli studi di Radio Popolare e in seguito presso il Sotto il mare Recording Studios di Luca Tacconi, che ne cura anche il mix, mentre il master è affidato a Giovanni Versari. L’uscita è prevista per il 18 novembre 2022.