“La bisbetica domata” di Mariella Pizziconi
“Perché portare in scena La bisbetica domata? Per la bellezza del testo prima di tutto … ” Mariella Pizziconi, regista.
Sarà in scena l’1, il 2 e il 3 giugno al Teatro Portaportese di Roma lo spettacolo “La bisbetica domata” della compagnia teatrale WhiteLight. L’opera di William Shakespeare, adattata dalla regista Mariella Pizziconi, narra in chiave moderna la storia di Caterina che, con ironia e coraggio, tenta di opporsi alle regole ferree di una società maschilista che la vuole relegata nel ruolo di moglie e madre, totalmente in balia dell’uomo.
“Anni fa per regalo di laurea ho chiesto tutto il teatro e i sonetti di Shakespeare perché non potevo non averli sempre a disposizione nella mia libreria. La prima opera che ho letto è stata La bisbetica domata. Mi colpì tantissimo, soprattutto per la mancanza del lieto fine. Quando la leggi, senti la commedia, lo spirito, ridi ad alta voce: insomma te lo aspetti il lieto fine alla Sogno di una notte di mezza estate o La dodicesima notte. Questo autunno, alla festa di compleanno di Simona (La Sarta), chiacchierando del più e del meno, Mariella mi ha detto che stava pensando con Ivan (Petrucchio) di metterla in scena ed è stata la scintilla, ho capito che era un segno: andava fatta!
Caterina è una donna meravigliosa, mi piace molto; tuttavia non è sempre piacevole stare nei suoi panni. Mi prendo la responsabilità di portarla in scena perché amo Shakespeare e perché ho compreso il motivo per cui ha deciso di negarci il lieto fine, ovvero per denunciare la condizione femminile di allora, e perché purtroppo il mondo di oggi è ancora troppo pieno di donne come Caterina.” Veronica Cinque.
Caterina (Veronica Cinque) si scontrerà con Petrucchio (Ivan Ristallo), giovane aitante giunto a Padova in cerca di moglie e denaro.
“È la seconda volta che Mariella e io lavoriamo insieme e posso dire che siamo legati da affetto e da una grande stima reciproca. Le sono molto grato per avermi fortemente voluto per interpretare Petrucchio. Insieme abbiamo costruito un personaggio danzante, ironico e provocatorio che ha contribuito a dare un ritmo diverso a tutto l’allestimento. Teatro, danza, musica e canto si fondono in un unico linguaggio. Il risultato è uno spettacolo dinamico e incalzante che conserva comunque l’essenza shakespeariana.” Ivan Ristallo.
In Caterina Petrucchio scoprirà la bellezza ma anche l’asprezza di carattere: peculiarità che non consentono alla donna di trovare un uomo disposto a sposarla. A lei si contrappone la dolce e obbediente sorella Bianca (Catia Cesaroni) che è impossibilitata a unirsi in matrimonio finché la protagonista non sarà convolata a nozze.
“Bianca e Caterina non sembrano nemmeno sorelle: tanto è dolce e amabile l’una, tanto aspra e scontrosa è l’altra ma, forse, l’apparenza potrebbe ingannare. In fondo, nelle loro vene scorre lo stesso identico sangue.” Catia Cesaroni.
La storia scorre tra litigi, intrighi e voglia d’amore.
Sul palcoscenico Veronica Cinque, Ivan Ristallo, Massimo Napoli, Simona Ciammaruconi, Catia Cesaroni, Maria Teresa Fida, Monica Tuccimei e Noa Persiani.
“La bisbetica domata”, in questa nuova riproposizione,racconta una storia di ipocrisie, arguzie e ferite in cui la musica, i canti, le danze e i travestimenti danno vita a una narrazione contemporanea e dal graffio rock (Noa Persiani).
“Per me è sempre un dono prezioso poter lavorare sui testi di Shakespeare, così introspettivi eppure così ancorati a scorci della vita moderna. In questo spettacolo potrò fondermi con il personaggio dello Spirito Rock in libertà, con lo sguardo verso il futuro.” Noa Persiani
“La bisbetica domata” è un adattamento che “pur mantenendo la lirica del grande scrittore, è stato in qualche punto cambiato: musiche moderne, infatti, si intrecceranno con quelle rinascimentali. Ci saranno danze, coreografie e uno strano spiritello rock che sarà una sorta di ponte verso il futuro.” Mariella Pizziconi
Nuovi personaggi, nell’adattamento di Mariella Pizziconi, tramutano l’opera shakespeariana in “un’altra de sé”, una versione nuova eppure fedele.
Non solo lo spirito rock, interpretato da Noa Persiani, ma anche il personaggio della Sarta (Simona Ciammaruconi) e delle sue due aiutanti (Maria Teresa Fida e Monica Tuccimei), assenti nel testo originale, trasformano un’opera, scritta prima del 1594, in una messinscena moderna e attuale.
La commedia, nata tra “gli umori sofferti della pandemia”, racconta la condizione femminile di un’epoca che appare non così distante dalla società odierna.
“Mi chiamo Simona Ciammaruconi e ne La bisbetica domata interpreto la Sarta che, rispetto al testo originale, è un personaggio inventato. Sì, inventato. La Sarta è una veggente, è una figura femminile che abita nelle stanze della nobiltà e conta su una complicità femminile davvero sorprendente. Leggerezza, gioco, danze ma anche autorevolezza e creatività: queste sono le caratteristiche che accomunano lo stile shakespeariano e la penna di Mariella Pizziconi. L’idea di questa Bisbetica è nata tra gli umori sofferti della pandemia. Anni di condivisione professionale e di vera amicizia con Mariella costituiscono nel nostro lavoro il grande valore aggiunto.” Simona Ciammaruconi.
“Mariella Pizziconi ha la capacità di rendere unici i personaggi. Ne La bisbetica domata sono la donna della Sarta e la serva di Petrucchio eppure mi sento parte di un ruolo importante come fossi una regina. Merito di una regia accurata che ha saputo unire l’anima all’arte.” Maria Teresa Fida
“Ringrazio la regista Mariella Pizziconi per questa opportunità “shakespeariana”. Io sono una delle donne padovane, aiutante della Sarta e non solo. Piccolo ruolo, ma il mio personaggio è vivace e simpatico, così come tutti gli altri! Shakespeare è moderno, attuale e rock!” Monica Tuccimei
“La bisbetica domata” di William Shakespeare. Regia di Mariella Pizziconi. Teatro Portaportese (Via Portuense, 102). 1 e 3 giugno ore 21 – 2 giugno ore 18
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