Intervista a Alessio Gambino. “Lasciamo tutto al destino”
Intervista ad Alessio Gambino per conoscere meglio l’autore di “Lasciamo tutto al destino” e i suoi progetti futuri.
Alessio Gambino, è nato a Livorno, classe ’94. Il 25 febbraio è uscito in radio il suo ultimo singolo “Lasciamo tutto al destino”. Ecco la nostra intervista:
Alessio, tre pregi e tre difetti che ti contraddistinguono
Tra i pregi metterei che sono un ragazzo solare, divertente ed intraprendente; mentre tra i difetti direi che sono testardo, abitudinario e mi irrito facilmente.
Parlaci di “Lasciamo tutto al destino”, il tuo ultimo singolo.
“Lasciamo tutto al destino” è un brano nato nel 2020 che tratta di un sentimento adolescenziale per la mia prima fiamma. Ha lasciato un importante ricordo in me tanto da dedicarle dopo anni questo pezzo per dare libero sfogo a tutto quello che avevo dentro. Questo sfogo è stato spinto dall’inizio della pandemia che ci ha portato via tempo, felicità ed emozioni ma che allo stesso tempo mi ha aiutato ad uscire fuori dal mio guscio e iniziare a intraprendere questo progetto.
In seguito alla produzione di questo pezzo io, con l’appoggio di Emanuele Maria Cama, ho deciso di creare un videoclip di supporto per dare la possibilità al pubblico che mi segue e che mi seguirà di avere un’immagine ben precisa di ciò di cui tratta il testo. Infatti nel video si vede me che interpreto il ruolo del ragazzo vestito di nero che porta il cocktail alla ragazza vestita di rosso, il tutto accompagnato dai bellissimi scenari donati dalla mia città di Livorno e dall’immancabile colonna sonora della canzone.
Quali sono le tue influenze musicali?
Tra le mie influenze musicali c’è sicuramente l’artista che ammiro più in assoluto sin dall’infanzia per la sua sensibilità: Cesare Cremonini. Nutro una forte ammirazione anche per Freddie Mercury e i Queen per il carisma ed il coraggio che donavano nel mondo della musica. Infine posso dire di avere un interesse anche per la musica coreana che ritengo molto melodica e che ritengo riprenda ogni sfumatura del mio carattere.
Ricordi il primo album che hai comprato?
Sì assolutamente, come dimenticarlo! È Squerez, l’album dei Lunapop. Mi ha colpito sin da subito per la sua innovazione nei confronti di un’intera generazione che stava nascendo e che aveva bisogno di un certo mood musicale che fino a quel momento non era stato tanto preso in considerazione.
Cosa ne pensi del mondo della musica attuale?
Il mondo della musica attuale secondo me è diventato ripetitivo dal punto di vista dello stile, e gli artisti hanno meno libertà di produrre liberamente i propri stili musicali perché il mercato musicale di oggi è cambiato e richiede altri tipi di direzioni verso i quali è difficile orientarsi perché i gusti generali sono cambiati.
Con chi ti piacerebbe fare un featuring?
Questa è una bella domanda e penso che per quanto mi riguarda la risposta sia già data, il featuring dei miei sogni sarebbe quello con Cesare Cremonini!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente tra i miei programmi futuri c’è quello di continuare a produrre canzoni e di realizzare il mio sogno di fare della musica la mia vita e vivere di essa. Poi mi piacerebbe lavorare anche su nuovi progetti come ho lavorato su questo. Vorrei farmi conoscere per le mie doti personali e di artista dalle radio, interviste e dal pubblico cantando e suonando in live così da creare la sintonia che serve al pubblico per far arrivare quello che provo io con le parole e la musica .