Arte e Cultura

Riccardo III, ultimo re York

Riccardo nasce il 2 ottobre 1452 al castello di Fotheringhay, figlio di Riccardo Plantageneto, duca di York e Cecilia Neville.

Fin da giovane combatte al fianco del fratello Edoardo contro i Lancaster, restaurandolo anche sul trono nel 1471 dopo una breve deposizione. Nel 1472 Riccardo sposa Anna Neville, figlia del ribelle conte di Warwick; tali nozze causano una forte rivalità con il fratello Giorgio, Duca di Clarence, marito della sorella maggiore di Anna, Isabella. Per evitare rivolte o contese troppo accese, nel 1474 Edoardo IV fa emanare dal Parlamento un atto che regola la successione delle sorelle Neville, disponendo che entrambe abbiano una parte uguale delle fortune paterne; il provvedimento tuttavia non sana la rivalità, ma Isabella, moglie di Giorgio, muore di febbre puerperale poco dopo aver dato alla luce il quarto figlio.

La morte della moglie sconvolge profondamente Giorgio, che giunge persino ad accusare sommariamente e giustiziare una dama di compagnia della defunta consorte, accusandola di aver avvelenato proprio Isabella. Nel 1478, in seguito alla denuncia fatta sotto tortura da parte di un suo servitore, Giorgio viene accusato di un complotto per spodestare il re, processato ed infine giustiziato per tradimento. Nel1480 Riccardo, in quanto reggente del Nord, viene coinvolto direttamente nella guerra che scoppia contro la Scozia. Il 9 aprile 1483 Edoardo muore, nominando erede un figlio con il suo stesso nome, all’epoca dodicenne; sembra inoltre che il sovrano, prima di morire, nomini Riccardo quale Lord Protettore del regno e del futuro re.

Riccardo, tuttavia, viene a conoscenza del fatto che il matrimonio fra Edoardo IV ed Elisabetta Woodville era invalido

giacché il re, prima delle nozze, aveva stipulato una promessa di matrimonio con altra nobildonna, tale Eleanor Talbot. Tale promessa rende nullo il matrimonio ed illegittimi i figli di Edoardo ed Elisabetta, il che, unito alla rimozione dalla linea di successione dei figli di Giorgio in quanto traditore rende Riccardo, di fatto, il principale erede al trono inglese.Il 26 giugno 1483 Riccardo accetta allora la corona ed il 6 luglio si fa incoronare re d’Inghilterra con il nome di Riccardo III; tre giorni dopo il Parlamento promulga il Titulus Regius, atto che legittima anche formalmente la sua ascesa al trono. Edoardo V, il ragazzo di cui Riccardo è tecnicamente tutore, viene di fatto rinchiuso nella Torre di Londra assieme al fratello Riccardo di Shrewsbury e da allora i due non verranno più visti in pubblico. Alcuni storici ostili a Riccardo III lo accusano apertamente dell’omicidio dei nipoti.

Nel suo primo periodo da sovrano Riccardo assume alcuni provvedimenti di una certa importanza: innanzitutto conferisce maggiore libertà alla stampa, che era stata severamente censurata sotto i regni dei diretti predecessori; si impegna poi molto a favore dell’istruzione, facendo importanti donazioni al King’s College ed al Queen’s College; si impegna altresì a favore della giustizia, disponendo la traduzione dal francese all’inglese di tutte le leggi e gli statuti in modo che tutti potessero comprenderle; sempre in tema giuridico, dà luogo alle prime corti cui anche le persone non abbienti possono rivolgersi per far valere la propria voce; nel 1484, infine, dà vita all’istituto del rilascio su cauzione per consentire agli accusati non ancora condannati di proteggere i propri beni in attesa del processo.

Già pochi mesi dopo la sua incoronazione, Riccardo vede una prima rivolta ad opera di Henry Stafford, duca di Buckingham, che pure lo aveva sostenuto ma che ora si ribella unitamente ad Enrico Tudor, conte di Richmond della fazione Lancaster

Stafford viene ben presto tradito dai suoi uomini grazie ad una taglia generosa messa sulla sua testa, imprigionato e decapitato per tradimento, mentre Enrico riesce per il momento a fuggire in Francia; da qui, peraltro, Enrico fa voto di sposare Elisabetta di York, figlia di Edoardo IV ed Elisabetta Woodville, in modo da riunire finalmente le due casate rivali e porre fine alle ostilità. Tale promessa indebolisce la posizione di Riccardo III, che nel 1484 peraltro perde il figlio ed erede Edoardo e nel 1485 la moglie Anna Neville per tubercolosi.

Nello stesso anno Enrico Tudor, forte di un esercito sovvenzionato in parte dalla Francia, sbarca in Inghilterra; Riccardo gli si fa incontro a Bosworth Field, ma qui alcune delle forze tecnicamente a lui fedeli non intervengono o lo tradiscono direttamente, passando ad Enrico; vistosi perduto, secondo la tradizione, Riccardo si lancia in un’ultima, folle carica a cavallo verso il suo nemico per tentare di ucciderlo, ma è lui a trovare la morte. Poiché era rimasto senza eredi a causa della morte del figlio Edoardo, la sua linea di successione si spegne con lui; su pressione di Enrico Tudor, il Titulus Regius viene abrogato ed a salire il trono è proprio lui, che sposa come promesso Elisabetta di York ed assume il nome di Enrico VII.

Il corpo di Riccardo viene sepolto senza onori funebri nella chiesa di Greyfriars, a Leicester, ma se ne perdono le tracce per secoli

Incredibilmente, nel 2012 l’Università di Leicester individua il sito del vecchio edificio religioso al di sotto di un parcheggio ed inizia operazioni per cercarne il corpo; viene effettivamente rinvenuto uno scheletro che presenta tratti fisici compatibili con quelli tramandati dagli storici e da Shakespeare e, nel febbraio 2013, viene annunciato al mondo che lo scheletro ritrovato appartiene a Riccardo III oltre ogni ragionevole dubbio. Nel 2015, infine, al vecchio re viene tributato un funerale di Stato ed ai suoi resti mortali viene trovato nuovo posto nell’attuale Cattedrale di Leicester.

Andrea Barricelli

Andrea Barricelli è nato nel 1990 a Roma, dove vive e lavora come avvocato. Appassionato di storia e letteratura, gestisce dal 2020 un podcast dedicato alla prima sulla Webradio SenzaBarcode. Per quanto riguarda la seconda, invece, ha pubblicato un'irriverente parodia dell'Iliade, denominata “Troiade”, con Rupe Mutevole Edizioni, nonché “Dominio e Ribellione” e “Equilibrio e Cambiamento”, editi da CTL Editore nella collana editoriale SenzaBarcode.

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