Arte e Cultura

L’ombra di Mazzini al Ghione con Emanuele Cecconi

Torna in scena il 10 e l’11 marzo al Teatro Ghione, “L’ombra di Mazzini” scritto e diretto da Emanuele Cecconi, l’ospite di Palosenico.

Un affresco storico di una delle maggiori personalità del Risorgimento italiano, straordinaria guida morale che con il suo pensiero ha contribuito alla nascita di un’Italia unita. Quando e perché masse di persone diventano popoli? Quando e perché molti popoli ne diventano uno solo? Come si costruisce, anzi, come si pensa una Nazione? “Pensiero e azione” sono alla base di tutta l’opera politica di Giuseppe Mazzini, un uomo considerato da molti storici, politici, filosofi e letterati internazionali del suo e del nostro tempo, il più importante dell’Ottocento.

Mazzini ha consacrato la sua vita alla realizzazione di un’Italia Unita, Libera e Repubblicana, combattendo la “tirannide straniera e domestica”, svuotando la propria esistenza da ogni personalismo e consegnandosi alla storia.

“Si trattava di tentar d’avviare l’educazione morale di un popolo; si trattava di cercare non solamente che l’Italia fosse, ma che sorgesse grande…”

Proprio come i testi sacri stanno alla base delle grandi religioni monoteiste, così gli scritti Mazziniani acquisiscono una dimensione apostolica ponendosi alla base di ciò che venne definita in seguito “religione laica”. Il suo “verbo” considerava parole come diritti, doveri, unità, libertà, non più come esclusive di una ristretta minoranza d’individui, ma “dogma” di tutto un popolo.

Ma allora perché una figura così importante, riconosciuta a livello internazionale, non è celebrata con gli onori che merita, né studiata come si dovrebbe qui in Italia? Perché durante le celebrazioni dell’Unità figure come Cavour, Vittorio Emanuele e Garibaldi, schiacciano nel tono celebrativo colui che ha, di fatto, ideato, pensato e lavorato all’Unità d’Italia prima di chiunque altro e per tutta la sua vita?

“L’ombra di Mazzini. Romanzo di un’Italia mai nata”

è il tentativo teatrale di dar risposta a queste domande. Con particolare attenzione alla saggistica risorgimentale di D. Mack Smith, M. Severini, J. White Mario, e all’opera autobiografica dello stesso Mazzini, si vuole mostrare il “pensiero e l’azione” più che l’uomo Mazzini, cercando di dare un affresco più fedele possibile, nonostante il tono romanzante della messa in scena, mostrando come quest’uomo venisse contrastato da coloro che poi cavalcarono il moto unitario e lasciando un dubbio sulla paternità di questa Nazione. Siamo i “fratelli d’Italia” figli dell’Italia di Mazzini oppure no?

Lo spettacolo è patrocinato dall’Associazione Mazziniana Italiana, dal Touring Club Nazionale – Club di Territorio di Roma e dall’Osservatorio Nazionale Amianto.

Teatro Ghione, via delle Fornaci, 37. L’ombra di Mazzini con (in o.d.a) Valerio Palozza, Giuseppe Renzo, Federico Mastroianni, Salvatore Cuomo, Fabrizio Bordignon
Cristiano Leopardi, Mauro Ascenzi, Francesca Baragli, Laura Sellari, Emanuele Cecconi voce fuori campo Daniele Di Matteo.

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