Arte e Cultura

Davide Sciacca ci racconta “Music with guitar”

È già disponibile su tutte le piattaforme di streaming “Music with guitar” (TRP Music/Believe), nuovo album full length di Victor Frost.

Un disco strumentale che scorre fluidamente lungo diciassette brani frutto della fervida creatività compositiva di Victor Frost, in un progetto che attinge da un universo musicale di chiara matrice classica, ma proiettato in una direzione contemporanea: questo è “Victor Frost – Music with guitar”, nuova creatura discografica di Victor Frost. Il musicista e compositore statunitense ha voluto coinvolgere Davide Sciacca, straordinario chitarrista che ha dato forma e vita alle composizioni di Frost per i brani originali contenuti nell’album.

Inoltre, nel CD, l’artista americano si avvale anche della preziosissima collaborazione della Lydian Ensemble diretta da Andrea Amici, presente in Concertino for Guitar and Chamber Orchestra, op. 17 (1993), che arricchisce il disco con un raffinato manto armonico. Mentre in Tango Nuyoricano for Flute and Guitar, op. 74 (1999) e in Elegy for Flute, op. 16a, no. 1 (1980) figura l’eccellente flautista Giuseppe Sciuto che, con il suo suono elegante e vellutato, intriso di lirismo, apporta un reale valore aggiunto a queste due composizioni. Infine, in Oliva e Lava (Remix) for Guitar and Electronics, op. 87a (2021), spicca il contributo artistico di Riccardo Samperi per la sonorizzazione.

Per l’occasione abbiamo rivolto qualche domanda a Davide Sciacca!

Spotify funziona anche per la musica classica? 

Internet, croce e delizia della distribuzione e fruizione musicale. Nello specifico, considero i portali digitali quali opportunità per coinvolgere giovani e non in un viaggio attraverso le meraviglie della cosiddetta musica colta. Fondamentale il fruirne coscienzioso, non banalizzando la copiosa disponibilità di titoli presenti dopo aver soltanto digitato un nome. 

4 dischi e 3 EP, ovvero la mia produzione finora, sono disponibili on line, vi invito ad ascoltarli. 

Come ascoltate la musica, e in che modo vi tenete aggiornati? 

Mi accompagna costantemente. Dal disco alla musica liquida; in macchina durante i viaggi costanti che per lavoro sono costretto ad intraprendere tutte le settimane e a casa, attraverso il piccolo impianto dello studio o in cuffia. Oggi è praticamente impossibile non rimanere aggiornati, a meno di non dilapidare ‘gighi’ in ferini video di felini. 

L’aver subito uno stop dei concerti così a lungo, ha avuto un effetto sulla vostra ispirazione? 

Ho forgiato progetti di altra natura. Con un collettivo strumentale ha visto la luce LockDowning Street, disco registrato in regime di restrizioni: risposta allo solitudine e ribellione contro l’autoreferenzialità dei balconi canterini o della musica cosiddetta colta registrata a metronomo doppiando gli schermi. Nel disco in oggetto, l’apporto del compositore, direttore e pianista Andrea Amici è stato solido e indispensabile, presenti anche musiche dei siciliani Francesco Pennisi, Joe Schittino, Luciano Maria Serra, Rosario Tomarchio e Giuseppe Torrisi.

Contestualmente, ho portato avanti le registrazioni per il disco di Victor, sul progetto discografico dedicato alle musiche per chitarra ispirate dai celebri temi belliniani, un disco sugli arrangiamenti per due chitarre delle canzoni dei Beatles e, ultimo ma non meno importante, Hic et Nunc, ovvero due serie di incisioni in fieri con lo splendente soprano giapponese Sachika Ito. Con l’amico compositore Rosario Tomarchio, invece, abbiamo ulteriormente sviluppato il progetto Contemporary Recital, Sicilian Landscape, portando le nostre elaborazioni elettroniche delle musiche di autori siciliani in diverse istituzioni britanniche che ci hanno permesso di partecipare a dei simposi on line. 

Come sono nati i brani di questo disco e che feedback avete avuto sinora? 

L’opera non facente parte di un corpus compositivo precedente al nostro incontro è Oliva e lava op.87. Liberamente ispirata alla Sicilia, Catania e nostra madre, il vulcano Etna; il brano per chitarra, pianoforte ed elettronica è poesia in musica. Echi belliniani, spunti didascalici e ritrattistica sono nati dall’estro creativo di Victor, ma credo e spero di aver coadiuvato il suo genio attraverso l’amore che mi lega alla trinacria, le narrazioni e, perché no, il modo di suonare.  

Qual è il momento migliore per ascoltare “Music with guitar”?

Proprio durante una passeggiata sull’Etna, mirando a sud verso il golfo. Se proprio non potete, assicuratevi di avere a portata di mano orecchie e attenzione.

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