Marco Maurelli, Federbalneari: turismo balneare italiano
Turismo balneare italiano e blue Economy. Con Marco Maurelli presidente di Federbalneari Italia parliamo anche di Ostia e il mare di Roma.
Marco Maurelli è presidente di Federbalneari Italia, realtà che invoca un tavolo tecnico congiunto tra tutte le associazioni che si occupano turismo e rappresentano i balneari italiani. Da oltre un decennio le tendenze politiche e di conseguenza degli esecutivi che si sono succeduti, hanno creato una situazione d’instabilità che oggi deve essere sanata. Federbalneari Italia auspica un tavolo tecnico, congiunto con tutte le associazioni unite per tutelare il turismo balneare made in Italy, da tenersi Immediatamente dopo l’elezione del Presidente della Repubblica per trovare finalmente una soluzione al tema delle concessioni.
Con il Presidente di Federbalneari Italia facciamo luce sulle inadempienze di questi, almeno, 10 anni e sui temi da trattare in questo tavolo tecnico congiunto
“Siamo di fronte a una opportunità” spiega Maurelli che cerca di semplificare per noi una materia decisamente complessa, e continua. “… Capire cosa succede in termini di quello che prevedeva il percorso di legge, legge 145, la finanziaria del 2019. Noi dobbiamo essere attenti al percorso che era stato ben tracciato e fare una mappatura del demanio come le concessioni, le aree libere in concessione… Un tema molto importante che inquadrava l’applicazione della normativa stessa. Da una parte il tema della scarsità delle risorse e dall’altra una mappatura all’interno della quale si andava a delineare la scarsità delle risorse. Quindi se queste risorse erano più o meno scarse si valutava l’applicazione o meno della direttiva servizi … La sentenza del Consiglio di Stato ha affrontato questo tema… Ha affermato, senza averne una benché minima competenza, che le risorse fossero scarse e che quindi andavano poste in competizione…”.
Nell’intervista completa a fondo pagina Il dottor Maurelli ci aiuta facendo una panoramica su ciò che sono i reali problemi e su come si possono affrontare per risolverli
Quello che è un aspetto imprescindibile, ma purtroppo assente rispetto a moltissime attività, e che chi sta nella stanza dei bottoni e possiede potere decisionale non può fare a meno di confrontarsi con quelle realtà che vivono il territorio e che si occupano delò tema di dibattito, nel caso di specie turismo balneare, da tutta la vita. Nell’ ottobre 2021 la Fiera di Roma si è occupata di Blue Economy, invito i nostri ascoltatori a seguire, su WebRadio SenzaBarcode è il Magazine SenzaBarcode.it, gli articoli e gli interventi relativi a questa occasione.
Si trovano interviste e/o interventi di Antonello Testa – Consigliere Delegato all’Economia del Mare di Informare. Grazia Maria Iadarola – Dirigente Area “Economia del Mare” Regione Lazio. Roberto Morabito – Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali ENEA e Laura Castellani – Direttore generale Fondazione ITS Servizi alle Imprese. I dati che riguardano la nostra regione collocano il Lazio al quinto posto relativamente alla quota di occupazione assorbita dai lavoratori del mare, le imprese giovanili sono un numero decisamente rilevante e oltre 8000 le imprese a conduzione femminile.
Sappiamo che Ostia vive una lunga stagione di sofferenza relativa alle concessioni
“Per quanto riguarda Ostia la situazione è molto semplice” risponde Marco Maurelli in riferimento alla linea che voleva adottare il Campidoglio. “Noi c’eravamo costituiti contro il comune di Roma, a suo tempo guidato da Virginia Raggi, per individuare le nostre ragioni. Effettivamente oggi il comune il Comune, da quanto abbiamo appreso, ha preferito stabilizzare un comparto che era in assoluta agitazione, è stata fatta una scelta secondo noi intelligente…”. “In questo momento le concessioni, se non cambierà nulla, andranno secondo le indicazioni della sentenza del Consiglio di Stato quindi confermate al 2023, tutte, incluse quelle di Ostia… Ripeto la norma c’è, aspettiamo ora di vedere quello che succederà dopo il 2023, ma ora siamo in linea, come lo eravamo prima con la legge 145″.
La normativa è decisamente materia complessa, ma seguendo attentamente l’intervento del dottor Maurelli al microfono di Disputandum, siamo in grado di comprendere quanto è necessario questo tavolo tecnico che può finalmente aiutare a mettere ordine.
In un articolo del gennaio 2020, sul Sole24ore, si paragona il turismo al petrolio d’Italia. Oltre 40 miliardi nel 2019, tanto era il valore per il nostro Paese. Almeno 13 punti del PIL, con 4,2 milioni di occupati
Solo una settimana fa un presidio di rappresentanti del movimento Tutela nazionale imprese (Tni) è sceso in Piazza Santi Apostoli a Roma con 10.000 lettere di licenziamento, si trattava di proprietari di ristoranti provenienti da più parti d’Italia per chiedere un immediato sostegno dal governo. È per questo che quando porgo la domanda successiva, a Marco Maurelli, io per prima ho un tuffo al cuore: gli chiedo se sono in grado in qualche modo di creare una pianificazione per la prossima estate. Tutto che vede di sicuro è il grande sforzo che gli operatori dovranno eseguire, per il terzo ormai, per rispettare le norme per il contenimento del contagio e tutte le direttive sanitarie.
Seguiremo attentamente il tema del turismo balneare dal punto di vista degli operatori e da quello tecnico politico.
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