Exodus: analizziamo insieme il sistema di gioco
Il gioco di ruolo oggi vanta un numero incredibile di manuali e regolamenti sempre più accattivanti. Analizziamo il sistema di gioco di Exodus.
Regole più snelle per chi non ha voglia di leggere o ascoltare troppo e regole più articolate per i coraggiosi esperti del settore a cui piace mettersi sempre alla prova. Exodus è un regolamento che può essere usato in entrambi i modi.
Se i giocatori e il narratore preferiscono una versione più leggere non dovranno fare altro che compilare la scheda dei personaggi e tenere da conto un dado a 20 facce, il resto prenderà forma dalla narrazione del Master e dall’interpretazione dei personaggi! Tuttavia se un gruppo di giocatori navigati volesse sfruttare tutto il potenziale di Exodus, avrebbe a disposizione un mondo altrettanto vasto in cui perdersi per creare personaggi più specifici e magari nuovi aspetti collegati ad essi, inventandoli di sana pianta!
Nel gioco di ruolo nasce la definizione di classe come etichetta per definire le generalità di un personaggio: abbiamo quindi il guerriero, il ladro, il mago o termini più specifici come duellante, spia o necromante
Quale che sia il termine, in Exodus questo concetto si lega più ad un titolo che crei subito un’immagine più accattivante di cosa il personaggio in realtà rappresenta. Potremmo avere quindi un predone delle sabbie rosse, un furfante acrobata o un oracolo arcano. Da una classe simile si possono evincere subito diverse caratteristiche: il fatto che un guerriero sia cresciuto in un’area geografica arida e costretto al brigantaggio; un funambolo specializzato nei furti ad alto rischio o un mago esperto nelle divinazioni e nell’occultismo.
Oppure potrebbe trattarsi di un soprannome come l’eroe di Dubat, magari legato ad un evento storico che lo ha visto protagonista e per il quale è conosciuto, altrimenti ancora a un riferimento fisico come lo sciancato o il guercio, insomma, quello che meglio rappresenta ciò che il giocatore vuole trasmettere può essere inventato senza limitazioni. Una volta capito chi sei, è il momento di capire dove vai.
Arriva dunque il retroscena, ossia il passato del personaggio spiegato in poche righe che contenga il motivo scatenante per il quale ha deciso di divenire avventuriero. Il personaggio è solo l’inizio, il mondo di Exodus si articola attraverso tutto quello che serve al giocatore, e al Master per la sua narrazione.