Guglielmo il Conquistatore, il re invasore
Guglielmo nasce a Falaise, in Normandia, fra il 1027 ed il 1028, figlio del duca Roberto I e di una sua amante, Herleva.
In quanto illegittimo, combatte per tutta la sua giovinezza contro tale condizione, osteggiata da molti nobili locali. Dopo la morte del padre, in particolare, divampa una guerra civile per il potere che si risolve a favore di Guglielmo solo nel 1047, grazie all’aiuto del re di Francia Enrico I. Nel 1050, tuttavia, le sue mire espansionistiche gli valgono l’ostilità del conte d’Angiò Geoffrey Martel e dello stesso re, che deve sconfiggere a più riprese negli anni successivi.
Nel 1066, in Inghilterra, muore re Edoardo il Confessore, che anni prima forse aveva promesso a Guglielmo il trono inglese; quando a Londra viene incoronato Aroldo II, Guglielmo lo accusa di usurpazione e, di lì a poco, invade in forze l’isola, sconfiggendo ed uccidendo il nemico il 14 ottobre 1066, ad Hastings. Successivamente, marcia su Londra, depone Edgardo, il nuovo re frettolosamente incoronato dai lealisti e si fa incoronare nell’Abbazia di Westminster il giorno di Natale. Dopo l’incoronazione Guglielmo tenta di promuovere una riconciliazione con clero e nobili anglosassoni, ma nel 1068 una prima alleanza guidata dal conte di Mercia Edwin, dal fratello Morcar e dal conte di Northumbria Gospatric gli si rivolta apertamente contro. Il re sconfigge i nemici, ma deve affrontare un’altra alleanza composta da Edgardo e da re Sweyn II di Danimarca, vincendo anche stavolta.
Nel 1071 Guglielmo è costretto ancora una volta a scendere in battaglia
ancora una volta contro Edwin, conte di Mercia e suo fratello Morcar, che batte. L’anno successivo ancora è la volta di Malcolm III, re di Scozia, che invade il nord dell’Inghilterra e viene a sua volta battuto dal re inglese, che poi deve far ritorno in Normandia per affrontare un attacco da parte del conte d’Angiò Fulco IV; la campagna contro quest’ennesimo nemico si risolve favorevolmente nel 1073.
Nel 1075, mentre Guglielmo si trova ancora in Normandia, il conte di Norfolk Ralph di Gael ed il conte di Hereford Roger di Breteuil si rivoltano, venendo sconfitti. Nel settembre 1076, alla lunga lista dei nemici di Guglielmo si unisce il re di Francia Filippo, che riesce a sconfiggerlo in battaglia; si tratta di fatto della prima sconfitta mai patita sul campo dal re inglese, che però riesce a sovvertire gli eventi in proprio favore, siglando la pace col re nel 1077 e, nel frattempo, sconfiggendo Fulco IV d’Angiò. Fra 1077 e 1078, però, Guglielmo deve fare i conti nientemeno che col figlio maggiore Roberto, che raduna un esercito e si dà al saccheggio delle terre in Normandia, supportato anche dal simpatico re di Francia Filippo. Guglielmo pone sotto assedio il figlio al castello di Gerberoy, ma viene inaspettatamente sconfitto e per poco non ci rimette la vita. Nel 1080 i due raggiungono un accordo nel quale Guglielmo promette a Roberto la Normandia dopo la sua morte.
La notizia della sconfitta di Gerberoy, tuttavia, causa una nuova rivolta nel nord dell’Inghilterra, spalleggiata anche dal re di Scozia Malcolm III
le forze del re inglese riescono però a sconfiggere anche questi nuovi nemici. Si tratta dell’ultima rivolta contro Guglielmo sul suolo inglese, mentre invece il nostro deve fronteggiarne un’altra in Normandia nel 1084 da parte di tal Hubert di Beaumont, che risolve vincendo. Nel 1085, dà ordine di effettuare un immenso censimento di proprietà fondiarie, beni immobili, bestiame, numero di vassalli e contadini: i dati, raccolti l’anno successivo nel cosiddetto Domesday Book, gli consentono di avere un quadro maggiormente chiaro dei propri possedimenti, di poter raccogliere in modo più efficiente le tasse, di conoscere nel dettaglio i rapporti di forza e di vassallaggio del suo regno; non a caso, dopo la redazione di tale opera fa convocare i nobili più importanti d’Inghilterra a Salisbury in modo che giurino fedeltà al re prima che ad ogni altro uomo.
Il 9 settembre 1087, mentre si trova in Normandia, forse per guidare un’armata contro le forze del re di Francia, Guglielmo muore all’età di circa 60 anni, probabilmente a causa di una peritonite, venendo sepolto nell’Abbazia di Saint-Etienne a Caen. In punto di morte, in un insolito atto di clemenza, ordina che tutti i ribelli ancora imprigionati vengano rilasciati; inoltre, mantenendo la parola data al figlio Roberto, gli lascia il ducato di Normandia, mentre ad un altro figlio, anche lui di nome Guglielmo, lascia il trono d’Inghilterra.
L’impatto sulla storia inglese e non solo di Guglielmo il Conquistatore è radicale e profondissimo
il nuovo sovrano d’Inghilterra fonda una nuova dinastia che, in parte, perdura ancora oggi, giacché tutti i sovrani sono in qualche modo suoi discendenti, compresa Elisabetta II; fonde inoltre le leggi anglosassoni con quelle normanne, indebolendo l’influenza scandinava, ma creando comunque un unicum che influenza in modo permanente la concezione legislativa inglese; costruisce numerosissime fortezze e chiese che ancora oggi ammiriamo; censisce come detto in modo puntuale tutte le proprietà del regno, rafforzando fra l’altro il potere centrale dopo anni di ribellione; riavvicina l’Inghilterra all’Europa continentale, pur dando vita a secoli di inimicizia fra Inghilterra e Francia.
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