Quanto è buona la zuppa di castagne e cicerchie?
Tornano i prodotti tradizionali e i piatti tipici dell’alta Valle del Velino insieme alla Camera di Commercio Rieti Viterbo e Centro Italia Rieti.
Con la zuppa di castagne e cicerchie torna protagonista la cucina del Reatino, insieme all’Azienda Speciale Centro Italia Rieti e la Camera di Commercio di Rieti Viterbo nell’ambito del progetto turismo e cultura torniamo in cucina per preparare le specialità gastronomiche dell’alta Valle del Velino. In redazione è arrivato un kit contenente cicerchie, castagne secche e fresche, Olio extravergine di oliva, patate biologiche, aglio e un bellissimo cucchiaio di legno. Alcuni dei produttori erano stati i protagonisti principali nell’edizione dell’anno scorso di Tipicamente Rieti, qui potete trovare tutte le interviste.
Della zuppa castagne e cicerchie non c’è molto da dire, se non che è deliziosa. Un piatto decisamente saziante dato che l’ingrediente principale è il famoso pisello d’India, meglio noto da noi come cicerchia. In passato addirittura si pensava che questo legume potesse essere nocivo, finanche indurre problemi neurologici. La cicerchia è un legume particolarmente ricco di proteine, in Italia è coltivata specialmente in Puglia, Umbria, Lazio, Marche e Molise. Questo antico legume nasce in Asia per poi espandersi in Africa e successivamente Europa.
Il nome indiano è kesari
Tracce antiche si trovano in Mesopotamia e vengono datate a circa 8000 anni. Riguardo la fama della nocività della cicerchia la si deve al fatto che contiene una certa quantità di una neurotossina, l’acido detto ODAP. Questa sostanza è effettivamente correlata al neurolatirismo, ossia una patologia degenerativa che può causare addirittura la paralisi degli arti inferiori, ma nessuna paura, questa malattia si è presentata Europa e Asia dopo periodi di grave carestia dove la cicerchia era assolutamente l’unico o il principale alimento per lunghi periodi. Un buon piatto di zuppa di cicerchie e castagne non può che fare bene al corpo e allo spirito. Anche perché la cottura ad alta temperatura, oltre a lungo periodo di ammollo, sconfigge la tossicità del legume, per gli approfondimenti potete visitare il sito GreenMe.
Per la ricetta invece seguiamo tutte le indicazioni suggerite dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo, nel video a fondo pagina potete trovare l’appuntamento dove abbiamo cucinato in diretta la zuppa di castagne e cicerchie! Vi occorreranno 300 g di cicerchie, ricordatevi di metterle in ammollo la sera prima di cucinare il piatto. 100 g di castagne secche, 1 patata media, meglio se biologica, tre spicchi d’aglio, ma ne bastano due se sono abbastanza grandi e profumati. Qualche foglia di alloro, qualche ciuffo di prezzemolo e del rosmarino. Fate dei deliziosi crostini con del pane casereccio e usate dell’olio di oliva, ma quello buono! Un piatto così delizioso chiama per forza un ottimo vino rosso!
Cappello in testa, grembiule in vita e buon appetito!
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