Cronaca

Mappare i suoni: turismo musicale

Il turismo musicale è quel turismo che vanta un flusso per i festival musicali, le stagioni dei grandi teatri d’opera e per gli appuntamenti con artisti di eccellenza nelle sale da concerti.

Per molti Paesi il turismo musicale costituisce un patrimonio culturale straordinario e una risorsa turistica importante come Vienna, tutt’ora rinomata capitale della musica, in cui si sono avvalsi delle loro sale ma anche delle case degli artisti che hanno soggiornato nella città (un esempio lampante è la Casa di Mozart).

Il profilo del turista musicale è definito di nicchia ma in realtà è solo molto attento alla qualità della fruizione non solo acustica ma anche dei luoghi e del territorio in ogni stagione. Infatti, nonostante la pandemia, non è mai calato l’interesse per questo settore, anzi, è addirittura aumentato. Dal punto di vista di chi invece questo settore lo vive, è stato molto difficile poter sentire il calore del pubblico.

Come tutti noi sappiamo sono stati messi a disposizione, a seguito di manifestazioni specifiche (come quelle dei bauli in piazza), dei bandi per aiutare il settore con lo scopo di supportarne musicisti e professionisti.

Secondo i dati, la sensibilizzazione verso la filiera e gli operatori che la compongono è stata notevole, per citarne una

l’iniziativa Covid-19 Sosteniamo la musica promossa da Spotify e gestita in Italia da Music Innovation Hub con il supporto di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ha raccolto fondi in modo da far percepire ai lavoratori dei contributi veri e propri.

Inoltre, le varie campagne promosse dagli artisti già con il Festival di Sanremo, hanno dato una vera voce alla categoria. Le successive riaperture non hanno permesso fino in fondo la capienza delle sale, ma è solo l’inizio per mappare i suoni e creare nuovi itinerari all’insegna della musica, che continua ad esprimere la parte migliore di noi: la creatività e la voglia di esserci.

Stadtpark – Johann Strauss, Vienna. Foto di Giulia Vinci

Giulia Vinci

Giulia Vinci nasce a Roma nel 1990, dove attualmente vive e lavora come ricercatrice e responsabile eventi scientifici e di divulgazione culturale del GREAL (Geography Research and Application Laboratory) presso L’Università Europea di Roma. Collabora con numerose attività italiane e straniere, partecipando in sinergia a progetti internazionali di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale. Ama viaggiare, la storia e…le nuove sfide!

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