Arte e Cultura

La regola dei giochi, al Teatro Basilica. Gruppo della Creta

Di Anton Giulio Calenda cinque atti unici: “Ucronìa o va tutto bene”, “Soldato”, “Il Regno”, “Matteo”, “Squali, uno studio marino”. La regola dei giochi.

Cinque opere caratterizzate dalla ferocia e dalla concisione dei dialoghi, da una messinscena stilizzata ed evocativa in cui la parola diventa strumento di costruzione identitaria, lambito da echi provenienti dai più disparati panorami sonori. E la nuova produzione del Gruppo della Creta in scena la TeatroBasilica: “La Regola dei Giochi”, cinque atti unici: “Ucronìa o va tutto bene”, “Soldato”, “Il Regno”, “Matteo” e “Squali, uno studio marino”. La drammaturgia è di Anton Giulio Calenda, con la regia di Alessandro Di Murro. Protagonisti sono: Valeria Almerighi, Matteo Baronchelli, Jacopo Cinque, Alessandro De Feo, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia e Bruna Sdao.

Perciò, i cinque atti unici che compongono l’evento “La Regola dei Giochi” verranno messi in scena per una settimana al mese, per tutta la stagione teatrale, andando a costituire un format che si discosta dalla stabilità canonica delle produzioni teatrali e che si propone di coltivare una più assidua partecipazione da parte del pubblico. Questa analogia con la narrazione antologica o seriale ne ricalca la struttura e le forme, ma nei contenuti è mantenuta intatta la rotta tracciata dal Gruppo della Creta.

Così dopo il debutto di settembre, le prossime repliche saranno: 21 – 24 ottobre, 4 – 7 novembre, 16 – 19 dicembre

A seguito di “D.N.A. Dopo la Nuova Alba”, e “Generazione XX”, è emersa all’interno del Gruppo della Creta la necessità di cimentarsi con forme sceniche prossime al racconto breve e al gesto minimale. Alla volontà di dialogare con il formato seriale che tanto appassiona il pubblico di tutto il mondo è conseguita l’ideazione de “La Regola dei Giochi” che nel contesto del costume odierno appare come una sfida: quella di portare le persone a teatro proponendo loro una fruizione analoga a quella che sono abituate a vedere sugli schermi.

L’intervista ad Alessandro Di Murro

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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