I Trapezisti raccontano Una storia anni sessanta
I Trapezisti, libreria indipendente, sarà costretta a chiudere a fine mese. Una storia anni sessanta di Maria Foffo, sarà presentato sabato 9 ottobre alle 17.30.
La collana editoriale SenzaBarcode con CTL Editore Livorno ha proposto, a giugno 2021, il libro di Maria Foffo, Una storia anni sessanta. Ambientato a Roma, nel pieno fermento sociale con il divorzio, l’aborto e i diritti civilii, Letizia diventa donna. Consapevole e forte, una farfalla che abbandona il bozzolo imposto dalla vita, la famiglia, la società. Sarà l’amore a squarciare il velo lasciando penetrare luce e ossigeno.
Una storia, di fantasia, nel solco di una Italia che l’autrice ha vissuto in prima persona. Accanto a Maria Foffo ci sarà la scrittrice Gabriella Romano, autrice di Gli abbracci non dati.
Addio a I Trapezisti
Location dell’evento la libreria di Monteverde, I Trapezisti, via Laura Mantegazza, 40, alla quale va un nostro particolare abbraccio: la libreria sarà costretta ad abbassare la claire a fine ottobre.
“Per me è sempre un lutto” dichiara Sheyla Bobba presidente di SenzaBarcode e curatrice della collana. “Una libreria che chiude è un po’ come le lucciole che si spengono, ogni volta c’è un po’ di luce in meno. Punizione figlia del tempo che viviamo, della pandemia o della catene colosso della distribuzione. O tutto questo insieme. Una libreria indipendente costretta a chiudere è un nuovo tassello del fallimento di tutti”. Barbara e Maurizio, i titolari, hanno dato l’annuncio qualche giorno fa, il 30 settembre, durante un evento promosso da Monteverde Cultura.
“È una sconfitta per tutti, non solo per Monteverde” dice qualcuno nei commenti sui social. Maurizio ha anche deciso di proporre, giornalmente, un video dove spiega le motivazioni e il caotico meccanismo che ha portato all’inevitabile triste destino de I Trapezisti. “Non dirò di assistere alla presentazione di Maria perché sarà tra le ultime in via Laura Mantegazza 40” conclude la Bobba. “Vi esorto invece a passare ogni giorno da I Trapezisti, a fare sentire la vostra vicinanza e sostegno, a dimostrare al quartiere che non nessuno si vuole arrendere allo spegnersi dell’ennesima luce.