Cronaca

Password robusta: da frase a codice

Password ed ancora password. Ma quante ne dobbiamo ricordare? Social media, banca, programmi di lavoro, scuola, mail, acquisti e tanto altro richiedono una password robusta.

Per navigare in rete in sicurezza dobbiamo registrarci al sito attraverso un nome ed una password. Questa parte della credenziale, per creaure una password robusta, è la più ostica in quanto ci obbliga ad attivare la memoria per ricordare numeri, lettere e simboli che se inseriti in modo errato bloccano l’account e ci costringono a generare nuove credenziali e dunque una nuova password. Ecco dunque che per non incorrere in scocciature, si utilizzano password semplicissime che ci permettono di accedere al profilo con molta semplicità.

Questa semplicità potrebbe comunque diventare un punto vulnerabile attraverso il quale i cyber attaccanti siano essi criminali informatici intenti a rubare dati o cyber molestatori  – che sfruttano la profonda conoscenza della vittima – possono con estrema facilità e senza troppa fatica decifrare o meglio in questo caso, indovinare, la chiave per accedere alla vita online della vittima. Ecco dunque che le classiche password numeriche come 12345678 oppure quelle alfanumeriche a1b2c3d4 o la data di nascita, il nome di un parente o il cibo preferito o la stessa parola password diventano poco sicure.

Ma esiste un metodo per creare una password robusta, efficace, facile da ricordare ma al tempo stesso renda la scoperta un po’ più difficile ad un possibile cyber attaccante?

In realtà ci sono molteplici metodi per generare una chiave sicura ma in questa sede ne analizzeremo in particolare solamente una: da frase a codice. Questa tecnica richiede di scrivere una frase su un argomento di nostro interesse o su una tematica che ci incuriosisce o appassiona e trasformarlo in codice.

Per esempio dalla frase ti racconto una storia si potrebbe creare una password robusta ed efficace ma soprattutto semplice da ricordare in quanto si potrebbe prendere la t maiuscola e la r minuscola, mentre la doppia c potrebbe diventare 2c per proseguire con la trasformazione della o in uno zero, la parola una nel numero 1 ela parola storia in un simbolo a piacere con cui rappresentarla che potrebbe essere – come in questo caso  – la $ di dollaro per terminare con la a – ultima lettera della frase scelta – a chiusura della password generata con lo stesso carattere maiuscolo o minuscolo come il primo carattere digitato che in questo caso era la lettera t. A questo punto, sfruttando l’associazione che più ci piace avremo una password robusta ed efficace, facile da ricordare che in questo esempio è la seguente Tr2c01$A.

Secondo questa tecnica, trasformare una frase in codice rende più facile ricordare il codice stesso oltre al fatto che scrivere una frase su un taccuino è assai diverso che appuntare una password su un post-it.

Fiorella Mandaglio

Fiorella Mandaglio, nata a Erba è una giurista appassionata del mondo digitale su cui si specializza. Da anni collabora con diversi Istituti Scolastici e promuove progetti per la formazione ed il contrasto al Bullismo, Cyberbullismo e Violenza di Genere. Autrice di “Storie di Lupi Moderni” inserito nella categoria Formazione dal Servizio Scuola Studi ed Università – Progetto “Leggere nei Bibliopoint” dell’istituzione Biblioteche di Roma Capitale “Bibliografia Young Adult” pensata ad uso di insegnati bibliotecari e ragazzi.

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