Arte e Cultura

Chloé Zhao, una promesa e grandi aspettative

Chloé Zhao è fra le autrici emergenti più interessanti in questo momento. In occasione dell’uscita del suo prossimo progetto, vi raccontiamo la sua storia e perché possiamo aspettarci molto dai suoi prossimi progetti.

Dopo gli studi di cinema alla Tisch School of the Arts dell’università di New York fra il 2008 ed il 2011 Chloé Zhao scrive, dirige e monta alcuni cortometraggi (vedi Daughters, presentato al Giffoni Film Festival). Nel 2015 presenta il suo primo lungometraggio Songs My Brothers Taught Me. Il progetto venne presentato al Sundace Film Festival ed al Festival di Cannes e ottiene tre nomination ai Independent Spirit Awards. La pellicola viene ben accolta dalla critica che definisce la Zhao come un empatica storyteller.

Due anni dopo, esce il suo secondo film The Rider – Il sogno di un cowboy. Come per il suo primo lungometraggio, Chloé Zhao ha ingaggiato un cast di attori non professionisti che vivevano nel luogo delle riprese, in questo caso in un ranch.
La sua ispirazione è venuta da Brady Jandreau, un cowboy con cui aveva stretto amicizia nella riserva dove ha girato il suo primo film, che ha subito un grave trauma cranico durante una competizione di rodeo. Jandreau avrebbe recitato nel film, interpretando una versione romanzata di se stesso nei panni di Brady Blackburn.

La pellicola venne presentata al Festival di Cannes ottenendo i plausi della critica. Inoltre il film è stato inserito nella lista dei film preferiti dal presidente Barack Obama

Nel 2018 la Zhao viene ingaggiata dai Marvel Studios per dirigere il film con protagonisti gli Eterni (inizialmente la regista venne selezionata per la pellicola dedicata a Vedova Nera). L’autrice ha impressionato lo studios con una presentazione che includeva “risme di immagini” per trasmettere il suo discorso che Feige ha descritto come affascinante. A settembre è stata assunta come regista.
La regista ha dichiarato che i Marvel Studios le hanno concesso la libertà creativa di girare il film sul posto. È stata in grado di utilizzare uno stile simile ai suoi film precedenti, comprese le riprese a 360° e lavorando con la stessa telecamera e gli stessi impianti utilizzati per il suo film Nomadland. Zhao ha citato The Revenant come un’influenza primaria durante la composizione delle sequenze d’azione del film.

Nel 2020 presenta alla Mostra di Venezia Nomadland con protagonista Frances McDormand. La pellicola non solo ottiene recensioni estremamente positive (una media di 9 su 10) ed il Leone d’oro ma riesce a vincere tre Premi Oscar (miglior regia, attrice protagonista e film). Molti critici considerano il progetto come il miglior film del 2020.

Prossimi progetti? Un biopic per Amazon su Bass Reeves (il primo vice maresciallo afroamericano) ed una pellicola su Dracula per Universal

Giovanni Salomi

Giovanni Salomi è nato a Busto Arsizio il 12 febbraio 2001. Studente di cinema presso il DAMS di Bologna. Fin da piccolo appassionato di cinema, ha sempre studiato con interesse tutto ciò che sta davanti e dietro le quinte. Dal 2016 al 2020, scrive presso il portale “L’Informazione” con la rubrica “Il film del fine settimana”, nella sezione “Conoscere e sapere”, in cui presenta le pellicole del momento. Per tre anni, co-presenta un programma radiofonico, “B-Movie”, insieme a Giovanni Castiglioni, dove approfondisce e discute le ultime novità nel mondo del cinema. Per svariati anni ha collaborato con i cinema della zona di Busto Arsizio (ha lavorato presso il Teatro Sociale ed il Cinema Lux).

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