Haben Girma, la campionessa delle pari opportunità.
Haben Girma è sicuramente una delle persone con disabilità sensoriale più famose al mondo. Obama la definì Campionessa del cambiamento.
Sordo cieca dalla nascita, si è laureata ad Harvard in Legge ed è stata una delle collaboratrici più importanti durante la presidenza Obama che l’aveva definita la Campionessa del cambiamento. Haben Girma oggi gira il mondo come consulente per parlare in pubblico, tramite una tastiera computerizzata, parlando di abilismo, insegnando l’importanza e il grande vantaggio che portano i prodotti completamente accessibili.
Tiene corsi di formazione per inquadrare le persone ad interpretare la parola differenza come risorsa.
Il cielo è il limite dice Haben sdoganando l’idea che la disabilità sia un ostacolo
Più volte nei suoi interventi che potete trovare su You Tube ha sottolineato come le fosse capitato di incontrare persone che pensassero che fosse incompetente a causa della sua disabilità. Questo è abilismo. Pensare che la disabilità sia la persona, quindi deficitaria, non solo nella disabilità apparente, ma in generale su ogni aspetto.
Le disabilità sensoriali tuttavia sono quelle più facilmente accettate nella nostra società che nel tempo ha impiegato soldi, ricerche e risorse affinché le differenze venissero appianate. Ma da un certo punto di vista Girma sostiene che lo sviluppo tecnologico non ha camminato fianco a fianco con quello culturale impedendo di fatto alle persone con difficoltà sensoriali di essere reputate all’altezza di quelle normodotate.
Per questo Haben Girma continua la sua battaglia contro l’abilismo affinché diventi un movimento culturale e sociale. Grazie al suo impegno civile in qualità di avvocato sostiene diverse cause a favore di persone disabili soprattutto laddove c’è una discriminazione di opportunità. La voce di Girma si alza laddove ci sono delle ingiustizie legate alle poche o totalmente assenti possibilità di dare un’opportunità reale alle persone disabili.
Il mondo del lavoro e della cultura deve cominciare a ragionare in termini di pari opportunità ognuno con le risorse che può dare non concentrarsi esclusivamente sull’abilismo visibile poiché le risorse delle persone possono essere infinite.