Cronaca

Dibattiti sociologici su disabilità e social

La rete di internet, le sue potenzialità, le sue molteplici applicazioni ed implicazioni sono state al centro dei dibattiti sociologici degli ultimi vent’anni.

Particolare interesse hanno suscitato da subito i Social Network, cioè le piattaforme (o App) che permettono l’incontro virtuale di persone e quindi culture, idee e dibattiti. Il tema della disabilità è stato fin da subito affrontato è discusso ma solamente negli ultimi anni abbiamo visto diverse persone disabili diventare Influencer.

Raccontare la disabilità ed essere disabile sono stati sempre due dibattiti diversi quasi fossero mondi separati. Oggi finalmente stiamo intravedendo un’unione di intenti da parte dei mass media e dal web grazie soprattutto alla voce le storie e le immagini dei ragazzi disabili.

Forse poche persone sanno che la piattaforma TikTok nasce dalla comunità autistica e molti personaggi dell’entertainment oggi stanno facendo outing autistico. Solamente non vergognarsi più di appartenere ad una categoria discriminata e di minoranza fa intravedere le potenzialità dei Social nelle tematiche sociali più delicate.

Anche Moreno Sartori settimana scorsa raccontava come l’era di internet ha avvicinato molte più persone al tema della disabilità eliminando lentamente la visione meramente pietistica o solamente medica.

I disabili possono esprimersi con più facilità e vivacità. Si mostrano senza particolari difficoltà e producono contenuti anche di ottima fattura

Tra i miei preferiti spiccano sicuramente Sofia Righetti, attivista disabile, femminista e dei diritti LGBTQ+ Valentina Tomirotti, esperta di contenuti multimediali e di comunicazione. Le sue avventure in giro per Mantova con la Pepitosa sono assolutamente da seguire.

Moreno Sartori ci insegna a crescere coi nostri amici a quattro zampe, Fabrizio Acanfora ci fa riflettere sull’importanza delle parole e delle definizioni che non ci devono mettere in costante ansia da prestazione ma che devono essere utilizzate con coscienza e coerenza.

Naturalmente come in tutti i campi ci sono anche i contro. Il bullismo mediatico colpisce in modo ancor più feroce e terribile di quello di quartiere.
Le spese le paga sempre la parte più debole. Diventa quindi necessario capire che i privilegi vanno garantiti soprattutto a chi non li ha da sempre ma li ha conquistati con forza, determinazione e coraggio.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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Emanuela Fatilli

Emanuela Fatilli nata a Busto Arsizio dove tutt'ora vive, nel 1973 é sposata e madre di due figli Giovanni e Giacomo. Lavora presso l'ospedale di Magenta dal 1996 in qualità di Tecnico di Radiologia. Ha pubblicato il suo primo libro, " La casa infestata che non c'era l'albergo aperto", nell'ottobre del 2018 per la casa editrice milanese "Excogita ". Da settembre 2019 collabora con la WebRadio SenzaBarcode come speaker e autore per il programma Disabilità e Benessere.

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