Il discorso antropologico
All’interno del discorso sulla disabilità una parte importante e che si sta rivelando di particolare interesse nelle analisi culturali della disabilità, lo ricopre l’antropologia.
Robert Murphy nel 1986 scrive The body Silent dove attraverso una racconto biografico di divulgazione emotiva, racconta la sua presa di coscienza dell’essere disabile. Roy Grinker nel suo lavoro del 2007 Unstrange minds dedica una parte della volume all’analisi antropologica della cross-cultural, dando luce alle diverse percezioni delle relazioni con la disabilità attraverso le culture.
Perchè l’antropologia culturale è importante?
A differenza delle materie scientifiche che si basano su metodi di studio o ricerca l’antropologia culturale si pone come strumento di osservazione che può variare in modo considerevole tra gruppi diversi all’interno di stesse etnie, religioni e quindi culture. Eppure l’aspetto antropologico è essenziale per capire la nascita dei Bias cognitivi e degli stereotipi di genere.
Lo stereotipo è una sorta di scorciatoia che il nostro cervello prende per arrivare più velocemente alla gestione di una situazione. Lo stereotipo è una sorta di difesa innata che produce i pregiudizi.
Gli stereotipi possiamo quindi asserire che sono piuttosto comuni in tutte le forme culturali. Il Bias cognitivo che ne deriva invece può divergere molto da cultura a cultura, da fatto sociale a fatto ideologico.
Ascolta Antropologia culturale della disabilità