Disagio mentale e depressione
Quali possono essere gli anticorpi alla depressione? Speranza e progettualità secondo la dottoressa Viviana Coniglio. Disagio mentale e restrizioni.
Spes contra spem – Liberi dentro è il docufilm di Ambrogio Crespi sull’ergastolo ostativo. Spes contra spem è anche la nuova estensione di Nessuno tocchi Caino. Essere speranza, questo significa. Per qualcuno potrà sembrare strana questa mia associazione tra la depressione e le persone ristrette, condannate a vita. Per me la similitudine c’è, eccome. Essere imprigionati in noi stessi non significa poter uscire semplicemente aprendo la porta. Certamente non è una condanna senza appello e senza possibilità di uscita.
Quando la dottoressa Viviana Coniglio, nell’intervista che trovate a fondo pagina, ha proposto questa riflessione ho immaginato un detenuto, solo e infreddolito. Rannicchiato su se stesso con le sbarre che lo circondavano, ma su di lui un cielo azzurro, la libertà.
La psicoterapeuta ha domandato:
“Quali sono allora gli anticorpi alla depressione? La risposta che mi sono data è che sono la speranza e la progettualità . Per progettualità io intendo anche piccoli progetti, cioè provare a fare ogni giorno qualcosa che non abbiamo mai fatto… Dal dolore nasce una cosa straordinaria che è l’iniziativa”.
Mi rendo conto del coraggio che ci può volere per affrontare il problema della depressione, per le persone che ne soffrono e per le persone che gli sono accanto. È per ciò che in questo mio articolo non voglio utilizzare parole che potrebbero essere sbagliate, ma lascio alla dottoressa il modo di raccontare e spiegare nel podcast che ha regalato a Disputandum. Una nota però la voglio riportare, scritta proprio da Viviana Coniglio dedicata a tutti quelli che stanno ascoltando. Personalmente ne ho tratto un gran beneficio, perché a volte è bello sentirsi dire che si può anche cadere.
Ci saranno dei giorni in cui non vedrai alcun motivo per andare avanti. Va bene.
Ci saranno dei giorni in cui persino il pensiero di alzarti dal letto ti farà venire voglia di piangere. Va bene anche questo.
Ci saranno dei giorni in cui non ti ricorderai nemmeno come si fa a piangere, o a sorridere, o a vivere, in cui la stanchezza ti peserà sulla palpebre e sulle ossa fino a schiacciarti. Ne avrai ogni ragione.
Ma ricordati sempre che ciò che senti non dura per sempre,che tutto è temporaneo,che qualcuno,prima di te,ha provato quello che provi tu adesso,ed è sopravvissuto.
Le foglie cadono ogni autunno, e soltanto perché non sei un sempreverde- soltanto perché anche tu sfiorisci, mentre altri riescono a non farlo- non vuol dire che tu sia sbagliato e che sia tutto finito.
Va bene cadere. Va bene
Quando arriveranno quei giorni ricorda le cose per cui vale la pena andare avanti, qualsiasi piccola cosa-il prossimo film in uscita, un amico che ti invita a uscire, il libro che non hai ancora letto. Ricorda che tutto prima o poi finisce, che il sipario prima o poi deve sempre calare su tutto.
Lascialo calare sulle amicizie finite, sugli amori passati, sulla tristezza che ti stringe la gola, sulle cattiverie che ti hanno detto, sui tuoi sbagli, sui rimpianti, sulle parole che non avresti dovuto pronunciare, su tutte quelle piccole cose che ti pesano sulle spalle come macigni.
Lascialo cadere su tutto,tranne che su di te. Mai su di te.
Perché non lo meriti
Perché meriti di più di un sipario chiuso, di un copione finito in tragedia.
Perché meriti di stare bene, e ti prometto, ti prometto che succederà e sarai felice di non aver deciso di lasciarti andare
Fino ad allora tieni duro. Alzati dal letto quando sembra impossibile.
Esci quando vorresti chiuderti dentro.
Apprezza le cose belle quando vorresti solo piangere…
Ascolta l’intervista
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