Cronaca

L’intenzione è nelle parole

Nella diatriba mediatica se siano piu importanti le parole o le intenzioni, si è omesso il nocciolo importante della questione: le persone coinvolte.

Se chiediamo ad una persona disabile se sorride quando qualcuno lo chiama handicappato oppure se chiediamo ad un omosessuale quanto gli faccia piacere sentirsi urlare fr**cio la risposta è identica: Neanche per idea!

Nel dibattito mediatico è necessario dare voce alle minoranze e chiedere a loro come vogliono essere trattate e nominate. Solo così sapremo qual è il modo per rispettarle e solo così potremmo far ridere parlando di loro senza insultare od offendere.

La risata casereccia del ‘a mignotta o del ‘a frocio tipica delle commedie sboccate italiane direi che ha fatto il suo tempo. Il fatto che la Disney si sta scusando per alcune rappresentazioni errate di situazioni e persone mi fa capire che in America le battaglie del Black lives Matter del Mee Too e dei Disability studies hanno portato a qualcosa di concreto che sicuramento, per le nuove generazioni, diventa monito di esempio.

In Italia invece nel 2021 siamo ancora a difendere il ‘a frocio come forma d’arte rivelando invece quanto la cultura italiana sia imbarazzante e ancora lontana da essere considerata un esempio di uguaglianza e rispetto.

Ribadisco il fatto che in America, in Inghilterra, in Francia e in tutti quei paesi che si sono evoluti dalla commedia Boccacciana, esistono fior fiore di comici che fanno Satira vera, attaccando duramente il sistema, e facendo ridere in modo etico e moderno parlando di omosessualita’, disabilità’ e razza.

Rimanere ancorati ad un passato che riteniamo essere superiore autoproclamandosi culla delle culture ci fa solo male e non ci permette di evolverci verso un mondo più libero da costrutti mentali retrogradi e disabilitanti.

Foto di lisa runnels da Pixabay

Ascolta L’Intenzione è nelle Parole. Quindi sono più importanti

Emanuela Fatilli

Emanuela Fatilli nata a Busto Arsizio dove tutt'ora vive, nel 1973 é sposata e madre di due figli Giovanni e Giacomo. Lavora presso l'ospedale di Magenta dal 1996 in qualità di Tecnico di Radiologia. Ha pubblicato il suo primo libro, " La casa infestata che non c'era l'albergo aperto", nell'ottobre del 2018 per la casa editrice milanese "Excogita ". Da settembre 2019 collabora con la WebRadio SenzaBarcode come speaker e autore per il programma Disabilità e Benessere.

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