Cronaca

Nicola Manzan, visioni acustiche

La città del disordine, Nicola Manzan mette in musica la storia di alcuni pazienti ricoverati all’ospedale psichiatrico San Lazzaro tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. 

I Musei Civici di Reggio Emilia, di cui fa parte il Museo di Storia della Psichiatria, hanno una richiesta ben precisa, dare una voce alle cartelle cliniche di alcuni ospiti del manicomio emiliano. Nicola Manzan incide La città del disordine

Un disco interamente strumentale, che tra organo, archi, sintetizzatore e matrimoni complessi di suoni si legge stato d’animo, disagio e paura. Mai un istante di oscene immagini e spaventose sevizie, ma la dignità di alcune persone, otto per la precisione. Sono Isabella Z.M. Adele B.  Vincenzo O.  Arcangelo L. Carolina D. Cristina M. Concetta G. e Arturo A.

Tra 20 cartelle cliniche che sono state messe a disposizione dell’artista, queste otto sono state scelte per rappresentare tutte le persone che in quel periodo erano ospiti del manicomio della città. Una struttura all’avanguardia per i tempi e diretta da Augusto Tamburini, amico del celebre Cesare Lombroso. Divenne poi una vera e propria clinica delle malattie mentali che stabilì anche le fondamenta della psicologia moderna.

Nicola, ospite di Disputandum per WebRadio SenzaBarcode, racconta del suo lavoro e di quanto sia fiero di aver raccolto una parte importante di memoria del nostro Paese

Ho trovato il lavoro di Nicola Manzan straordinario da subito, leggevo le notizie e la curiosità, così come le aspettative, cresceva. Al primo ascolto ho provato un vortice di emozioni che non sapevo spiegare. Ho fermato la riproduzione, credo persino di essermi spaventata! Ho poi messo gli auricolari, mi sono distesa ad ascotare il canto di Carolina D., la prima incontrata grazie ad un articolo di RollingStone.it. Ecco, la sua voce mi arrivava delicata, poi le sue ansie mi hanno commossa. Il resto del disco, uscito il 7 maggio, è un turbine di emozioni, tra le altre cose anche infantili, nel senso di pure

Nella nostra intervista ho chiesto come si sentiva entrando in quelle vite difficili, poi come è riuscito ad uscirne

Nicola Manzan è violinista e polistrumentista. Da vent’anni collabora con artisti italiani e internazionali come arrangiatore e musicista. Dal 2005 porta avanti il progetto di musica estrema sperimentale Bologna Violenta. Dopo l’ascolto del podcast a fondo pagina converrete con me che la sua interpretazione è quanto di meglio potevano desiderare quelle persone per vedere riconosciuta la dignità delle loro vite.

Un plauso ai Musei Civici di Reggio Emilia, ricordando che il 18 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, La città del disordine. Storie di vita dal Manicomio San Lazzaro, verrà utilizzato per la realizzazione di un’audioguida del Museo di Storia della Psichiatria. Informazioni sul sito ufficiale. Per conoscere meglio Nicola Manzan e acquistare il suo disco visitare il sito NicolaManzan.com.

Ascolta l’intervista a Nicola Manzan, La città del disordine. Storie di vita dal Manicomio San Lazzaro

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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