Birra artigianale laziale, booster economico
Una legge regionale per nuove misure di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale laziale.
Venerdì 26 e sabato 27 marzo 2021 presso la regione Lazio, si sono svolti due giorni di discussione e approfondimento, un convegno in videoconferenza dal titolo La costruzione della filiera brassicola. Un aiuto concreto per il territorio e per il settore agroalimentare organizzato Cervisia, Associazione Nazionale filiera orticola e agroalimentare. Al centro la birra artigianale laziale.
Durante il convegno è stata presentata la legge regionale 20/2020, pubblicata lo scorso dicembre, riguardante Misure di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale. È convincimento del presidente del consiglio direttivo di Cervisia, la dottoressa Francesca Borghi, che la ripresa socio-economica della birra artigianale laziale possa ripartire anche da questa iniziativa. Nella nostra conversazione racconta dei contenuti, le tematiche e le opportunità che sono state messe in luce nel dibattito e per effetto della nuova legge regionale.
“… Abbiamo ritenuto opportuno, in questo periodo anche di crisi sanitaria dove tutto il settore brassicolo è in agitazione e anche a ragione, cercare di fare una sintesi su tutto quello che è appunto il comparto produttivo che riguarda la filiera brassicola. Quindi dalla produzione delle materie prime, luppolo e orzo distico, alla trasformazione e quindi alla birra artigianale…”. Così spiega la dottoressa Francesca Borghi.
Birra artigianale laziale quindi anche come booster per un turismo specializzato, quale quello brassicolo e poi ricerca, studio e innovazione. Tutti aspetti che possono essere incentivi per la ripresa economica della nostra regione
“Il convegno ha tratto una serie di punti molto interessanti… Oggi è il momento di costruire tutto il comparto… Ora dobbiamo prendere la rincorsa…”. È decisamente positiva e propositiva la dottoressa Borghi che sottolinea l’importanza che quanto uscito dalle tavole rotonde e dalla legge, non rimanga lettera morta. Che sia spunto e pungolo per affrontare tutti gli aspetti necessari a far crescere il settore e renderlo quanto più specializzato e unico possibile.
La legge regionale 20/2000 vuole promuovere, tra le altre cose, la formazione, l’aggiornamento professionale e la qualificazione degli operatori della filiera produttiva della birra artigianale laziale
Questo può significare quindi nuovi posti di lavoro e maggiore professionalità. Il direttore generale di Cervisia ci spiega che sono circa 75 le aziende nella nostra regione che trattano birra artigianale. Non esistono però dei registri neppure rispetto le competenze della filiera. È dunque importante non perdere tempo e monitorare ogni aspetto. Francesca Borghi, intervenuta a Disputandum per WebRadio SenzaBarcode, ha rilasciato l’intervista che trovate in fondo a questa pagina. Invito gli ascoltatori a visitare anche il sito di Cervisia per seguire, appena sarà messo on-line, il convegno tenutosi in regione lo scorso weekend. L’affluenza è stata eccellente, oltre ai 16 relatori e addetti ai lavori, ben 180 i collegamenti durante la due giorni di cui ben 110 come presenza fissa.