Lazio e Roma in zona rossa
Doppio salto per la nostra regione. Fino all’ultimo si sperava di resistere in arancione invece la zona rossa è quello che ci aspetta almeno fino al 6 aprile.
Da stanotte a mezzanotte sono già 47.751 gli utenti che si sono prenotati per la vaccinazione anti Covid della fascia 75-74 anni che si sommano con i 56.939 della fascia 76-77 anni prenotati già nei giorni precedenti. Oggi si raggiungerà quota 650 mila somministrazioni totali effettuate nel Lazio. L’assessorealla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato si dice “preoccupato poiché abbiamo un’autonomia delle dosi pari ad una settimana. Ad oggi non conosciamo inoltre l’approvvigionamento previsto per il mese di aprile ne l’arrivo e le quantità del vaccino Johnson & Johnson”. Quello che è certo è che da lunedì 15 marzo Roma e tutta le regione Lazio saranno in zona rossa.
Nicola Zingaretti, che questa mattina presentato la nuova Giunta regionale, è più positivo dell’assessore alla sanità e, nell’annunciare la stretta dichiara “saranno importanti comportamenti responsabili, da lunedì anche la Regione Lazio sarà chiamata a rispettare le regole della zona rossa. Sarà quindi ancora dura ma con le armi della campagna vaccinale”.
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Sparisce la zona gialla
Trento e Bolzano, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche saranno in zona rossa. Per Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta la tinta è arancione. Bandiera bianca per la Sardegna.
Sarà la seconda Pasqua festeggiata sotto le restrizioni. Bar, ristoranti e attività che speravano in una boccata d’ossigeno si troveranno nuovamente in apnea. Sul fronte della scuola si torna inevitabilmente alla didattica a distanza, chiusi anche gli asili.
Le restrizioni sugli spostamenti tornano come a Natale: solo per comprovate necessità. Non sarà possibile consumare all’interno dei bar che continueranno a garantire, così i ristoranti, la consegna a domicilio e senza limiti di orario. Coprifuoco dalle 22 alle 5. La vendita di cibo, farmaci e beni di prima necessità resta garantita, ma rispettando la regola della prossimità, oltre che tutte le restrizioni già ormai note come le mascherine e il distanziamento fisico. Restano aperti i parchi cittadini dove sarà possibile, rispettando sempre il minimo allontanemento dalla propria abitazione, fare attività fisica.
I numeri di ieri e perchè si torna in zona rossa
Ieri, su 13 mila tamponi nel lazio (-1.250) si sono registrati 1.315 casi positivi (-24), 38 decessi (+11) e +2.037 i guariti. La discesa dei casi rallentava mentre erano stabili i ricoveri e in aumento terapie intensive e i decessi. Roma città sotto di pochissimo ai 600 casi (590). Il raffronto con i lunedì delle ultime due settimane di novembre evidenzia un rallentamento nella discesa. Erano -752 i casi tra il 23 novembre e il 30 novembre, mentre nei lunedì delle prime due settimane di dicembre il dato scendeva a -57 casi (7 dicembre-14 dicembre).
Sempre ieri 11 marzo il valore RT era 1.3, già ci si rendeva conto che la zona rossa era possibile visto il superamento del valore 1.25 che garantiva magiore libertà.
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