Il Pontedera che trionfò sulla Nazionale
Tra le numerose imprese che affollano la mente ed i racconti della storia del calcio italiana ce n’è una che, ancora oggi dopo più di ventisei anni, ancora suscita un grande clamore. Pontedera Vs Nazionale
Si tratta della vicenda di una piccola squadra toscana che milita in Serie C2, il Pontedera appunto, che si trova ad affrontare un’amichevole con la Nazionale di Arrigo Sacchi la quale si sta preparando alla partenza per i Mondiali di calcio negli Stati Uniti nel 1994. Era il 6 aprile 1994 quando a Coverciano è andato in scena uno dei più sorprendenti miracoli calcistici, un risultato che nessuno degli scommettitori di blackjack avrebbe mai azzardato.
Tutto ebbe inizio nel momento in cui l’allora ct. della Nazionale Arrigo Sacchi decise di convocare uno stage immediatamente dopo la Pasqua in modo da poter testare le condizioni fisiche del gruppo a circa due mesi dall’inizio dei Mondiali negli USA. Così, i nazionali si ritrovarono a Coverciano lunedì 4 aprile 1994, il giorno di Pasquetta, in un gruppo di 18 elementi. Nei tre giorni successivi, sacchi avrebbe scelto chi lo avrebbe accompagnato al Mondiale statunitense.
Nel gruppo dei 18 vi erano: Marchegiani e Peruzzi per i portieri. Baresi, Costacurta e Maldini erano stati scelti per la difesa
A loro aveva aggiunto un emergente Panucci ed il laziale Negro. Per il centrocampo i nomi scelti erano stati quelli dei milanisti Albertini e Donadoni, ai quali aveva aggiunto l’ex Milan Stroppa, ex Milan. Con loro presero parte allo stage anche gli juventini Antonio Conte e Dino Baggio e gli interisti Fontolan e Bianchi. Per l’attacco c’era il Pallone d’Oro Roberto Baggio, Beppe Signori, allora detentore del titolo di capocannoniere del campionato, al quale si aggiungeva Daniele Massaro, anche lui in forza al Milan ed il centravanti della Lazio Pierluigi Casiraghi. Molti si sarebbero aspettati la convocazione di Christian Vieri, ma Sacchi lo considerava ancora molto acerbo per l’esperienza del Mondiale.
Dopo i primi due giorni di stage nei quali Sacchi aveva messo a dura prova i propri ragazzi, il ct. decise di concludere quell’incontro con una partita amichevole non ufficiale. L’avversario scelto era il Pontedera, squadra pisana che stava primeggiando nel Girone B della Serie C2 guidata da Francesco D’Arrigo un giovane allenatore trentacinquenne. A dirigere l’incontro venne chiamato un giovane arbitro di Viareggio che si sta facendo notare, un certo Pierluigi Collina.
Alla vigilia di questo incontro, Sacchi chiede il massimo impegno agli azzurri mettendoli in guardia dal momento che da questa partitella avrebbe dovuto scegliere i prossimi partecipanti al Mondiale 1994.
In molti, all’epoca, avevo sottovalutato granata del Pontedera considerandoli dei semplici sparring partners degli azzurri: non è andata proprio così
Il Pontedera non era sceso in campo per una partitella: era sceso in campo per far vedere chi fosse. I granata correvano, contrastavano e ripartivano. I ragazzi di Sacchi accusano sulle proprie gambe le fatiche del lavoro atletico dei giorni precedenti e dimostrano scarso impegno mandando su tutte le furie il ct.
Al 19’ minuto Rossi coglie un suggerimento verticale, sfugge a Maldini e, trovandosi a tu per tu con Marchegiani lo scavalca con uno splendido pallonetto realizzando la rete del vantaggio per il Pontedera sotto gli occhi increduli dell’intera panchina azzurra.
Dopo appena tre minuti arriva un calcio d’angolo in favore della squadra pisana. Rossi colpisce di testa prendendo il palo, Marchegiani respinge ma Aglietti riesce ad infilare il pallone in rete da distanza ravvicinata: è il 2-0 per la squadra di C2.
L’Italia prova a reagire ma il primo tempo termina con il doppio vantaggio del Pontedera. Negli spogliatoi Sacchi striglia i suoi chiedendo un maggiore impegno. Vengono addirittura sostituiti i guardalinee ufficiali sostituiti dai collaboratori di Sacchi: Carlo Ancelotti e Pietro Carmignani.
Al 52’ Massaro riesce ad accorciare le distanze con la squadra pisana ma la sconfitta finale della Nazionale fu un duro colpo da digerire per Sacchi il quale, comunque, si riscattò negli Stati Uniti arrivando ad un passo dal titolo Mondiale.