Diritto alla sessualità, benessere e tabù
Il Convegno organizzato dall’Associazione culturale SenzaBarcode del 13 febbraio, ha sottolineato il Diritto alla sessualità delle persone con disabilità.
L’intervento del Senatore Sergio Lo Giudice, firmatario del disegno di Legge sul Diritto alla sessualità delle persone con Disabilità, ha rimarcato la necessità che la legge venga presto approvata per permettere che figure come quelle del Love Giver siano regolamentate e che il sesso per i disabili non sia più visto come tabù ma diventi una realtà socialmente accettata.
Ascoltare le necessità delle persone disabili, rende la società veramente inclusiva non solo attraverso la mera assistenza ma occupandosi del benessere totale degli stessi.
Max Ulivieri, uno dei primi fondatori della figura del Love Coach per disabili, ha raccontato come anche la disabilità mentale chieda sempre più spesso aiuto agli sportelli della sua associazione.
Sarah Barberis, in rappresentanza dell’azienda My secret case, ha annunciato una collaborazione con persone ed associazioni di disabili per la creazione di nuovi giochi sessuali per avvantaggiare e rendere più accessibile al piacere sessuale le persone con difficoltà a toccarsi o toccare.
La simpaticissima e famosa influencer Valentina Tomirotti, ha sottolineato la necessità delle persone disabili di autorappresentarsi, di comunicare in modo corretto usando i termini giusti e i social in modo coerente per permettere a tutti di venire a conoscenza del mondo disabile senza pregiudizi abbattendo gli stigma negativi.
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Ed infine Virginio Massimo rappresentante del Forum Permanente sulla sessualità delle persone con disabilità o con disagio mentale, che nasce per fare rete tra le varie associazioni sparse sul territorio italiano e connettere affinché abbiamo la giusta risposta e la corretta assistenza sessuale.
La sessualità dei disabili è un diritto universale sancito dalla Convenzione ONU del 2006 e recepita della Costituzione Italiana contestualmente. Bisogna assicurarsi che le parole diventino fatti reali e che le persone con disabilità possano godere di un’appagante vita sessuale.
L’Associazione SenzaBarcode, organizzando il convegno, si è decisamente schierata a favore dei desideri delle persone disabili senza negarli o minimizzarli.