Cronaca

Amore, il sentimento più diverso al mondo

L’amore è universalmente riconosciuto come il sentimento più bello, intenso e sfaccettato al mondo. Eppure nel mondo della disabilità lo si vede ancora come un tabù.

Una fortuna se lo si riesce ad ottenere e/o mantenere. In generale un affare molto tenero, che non coinvolge solo gli attori ma tutta la società che deve tifare per loro e prendere ad esempio. L’amore disabile è molto spesso inspiration porn.

Il termine coniato da Stella Young, attrice ed attivista disabile, mi sembra qui particolarmente indicato. L’inspiration porn definito in un famoso Ted talk, porta le persone a vedere nel disabile ed in tutte le sue azioni,  un esempio motivazionale, portando il disabile e i suoi sentimenti , a livello di un supereroe dalle capacità straordinarie.

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Eppure nell’amore cosa c’è di così straordinario se non sentire sussultare in petto il proprio cuore, ansimare pensando alla persona amata e aspirare ad avere un coinvolgimento sessuale con essa?

Direi niente. L’amore, al pari della Livella, è uguale per tutti. Belli e brutti, ricchi e poveri, maschi e femmine

Sesso disabile. L'abilità dell'amore

Nessuno può dirsi immune all’amore finché non lo prova o finché non lo rifiuta. Ma il sentimento spontaneo di affetto e pensiero nasce e comunque si sviluppa.

Credere che un disabile non possa amare, non ami o non abbia la capacità di provare sentimenti non solo non è stato dimostrato, piuttosto il contrario.

La scienza attraverso le tecnologie più  moderne e all’avanguardia ha potuto definire quali sono le aree del cervello coinvolte e come, in concomitanza con l’attivazione di queste aree, ci sia un’intensa attività cardiaca anche in persone in condizioni critiche qualora si avvicini una persona amata.

In sostanza, le persone disabili amano. Con intensità e totalità con cui amiamo noi. Una società che si definisce civile dovrebbe darlo per scontato e non come eccezionale.

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Emanuela Fatilli

Emanuela Fatilli nata a Busto Arsizio dove tutt'ora vive, nel 1973 é sposata e madre di due figli Giovanni e Giacomo. Lavora presso l'ospedale di Magenta dal 1996 in qualità di Tecnico di Radiologia. Ha pubblicato il suo primo libro, " La casa infestata che non c'era l'albergo aperto", nell'ottobre del 2018 per la casa editrice milanese "Excogita ". Da settembre 2019 collabora con la WebRadio SenzaBarcode come speaker e autore per il programma Disabilità e Benessere.

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