Cronaca

Dichiarazione universale dei diritti umani

Qual è la sostanziale differenza tra la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e la Convenzione per i diritti delle persone con disabilità del 2006?

Entrambe emanate dalle Nazioni Unite per tutelare i diritti umani naturali e fondamentali hanno una storia fondamentalmente diversa. La dichiarazione universale dei diritti umani viene alla luce nel 1948 dopo secolare elaborazioni che ha avuto come progenitori i Bill of Rights britannici del 1689, la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 e soprattutto la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino della Rivoluzione Francese.

La dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU sancisce che tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Nonostante questa affermazione che introduce l’articolo 1 della dichiarazione non dia adito a fraintendimenti, è stato necessario nel 2006 emanare una Convenzione per i diritti delle persone con disabilità.

Perché? C’è una sostanziale differenza tra i diritti umani di cui possono godere le persone abili e i diritti umani di cui possono godere le persone disabili?

La risposta ovviamente è NO. Gli Esseri Umani tutelati dalla Dichiarazione Universale del 1948 includono anche le persone disabili. Eppure sessant’anni dopo le Nazioni Unite capiscono che è necessario sottolineare che le persone disabili devono godere appieno di tutte le libertà e di tutti i diritti.

(Lascio a voi i commenti e le supposizioni che andrebbero fatte perchè ci son voluti così tanti anni per capire che non tutte le persone venivano valutate tali e del perchè questo avvenisse, ma preferisco saltare tutto questo perchè non ho ancora digerito il panettone natalizio e rischierei di rimetterlo)

La Convenzione infatti, non introduce nuovi diritti o diversi diritti.

La Convenzione stabilisce dei criteri che possano assicurare i diritti e le pari opportunità. Per la prima volta si introduce la parola barriera identificandola con tutte quelle oggettive discriminazioni che vengono alzate nei confronti delle persone disabili. Di fatto questa è l’unica novità della Convenzione che scardina il concetto di disabilità come condizione personale definendola come problema sociale. Le barriere sociali rendono di fatto una persona dis-abile. Nei 50 articoli della Convenzione vengono date indicazioni di massima da seguire affinché le barriere vengano eliminate o appianate.

Tanti sono stati gli Stati che hanno controfirmato la Convenzione indicando anche un tempo entro il quale tale Convenzione dovesse essere attuata.L’Italia ad esempio, firmò la Convenzione il 3 marzo del 2009 e dichiarò l’entrata in vigore il 15 marzo dello stesso anno.

La domanda sorge spontanea: Cosa è cambiato effettivamente per una persona disabile dal 15 marzo 2009?

Dalle ore 21 del 7 gennaio ►

Emanuela Fatilli

Emanuela Fatilli nata a Busto Arsizio dove tutt'ora vive, nel 1973 é sposata e madre di due figli Giovanni e Giacomo. Lavora presso l'ospedale di Magenta dal 1996 in qualità di Tecnico di Radiologia. Ha pubblicato il suo primo libro, " La casa infestata che non c'era l'albergo aperto", nell'ottobre del 2018 per la casa editrice milanese "Excogita ". Da settembre 2019 collabora con la WebRadio SenzaBarcode come speaker e autore per il programma Disabilità e Benessere.

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