Arte e Cultura

Cinema e poesia insieme, è possibile?

Si. E chi meglio di Jim Jarmush (considerato uno dei più importanti cineasti del cinema indipendente statunitense) per creare l’unione tra cinema e poesia?

Paterson, una particolare pellicola con protagonista un bravissimo Adam Driver, presenta tutti gli stilemi tipici di Jarmush accompagnati da una colonna sonora unica (composta ed interpretata dal regista stesso) e dalla poesia.

Jim Jarmush col suo cinema è solito mettere in scena persone che vivono ai confini della comunità d’appartenenza, ai margini della società americana contemporanea: sono individui privi di un particolare percorso di vita, incapaci di decidere autonomamente il proprio destino, alienati da una vita sempre uguale a se stessa.

Un’altra caratteristica propria del cinema di Jarmusch riguarda gli ambienti e gli spazi che ospitano le azioni dei personaggi: essi sono concepiti come espressione dello stato d’animo degli individui che li attraversano

Sono spazi che sembrano ripetersi, luoghi incapaci di evolvere e di trovare delle specifiche qualità. Ritornano continuamente situazioni in cui i personaggi affermano di essere già stati nel posto in cui giungono per la prima volta. In un’intervista ha affermato: “oggi gli Stati Uniti sono simili in ogni parte. Puoi spostarti di migliaia di chilometri e ritrovare la stessa geografia. Il paesaggio non definisce più dove sei”. In Paterson l’ambiente è il vero protagonista (non a caso il protagonista ha lo stesso nome della città).

Degni di nota anche gli altri lavori del regista: Stranger Than Paradise (vincitore del Pardo d’Oro al Festival di Locarno e la Caméra d’or come miglior opera prima al  Festival di Cannes 1984); Daunbailò (con protagonista il nostrano Roberto Benigni); Dead Man (un western fortemente atipico e che unisce una grande varietà di stili e tematiche; con Johnny Depp); Broken Flowers (con Bill Murray e Tilda Swinton) e Solo gli amanti sopravvivono ( con protagonisti Tom Hiddleston, Tilda Swinton e Mia Wasikowska; presentato in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes).

Giovanni Salomi

Giovanni Salomi è nato a Busto Arsizio il 12 febbraio 2001. Studente di cinema presso il DAMS di Bologna. Fin da piccolo appassionato di cinema, ha sempre studiato con interesse tutto ciò che sta davanti e dietro le quinte. Dal 2016 al 2020, scrive presso il portale “L’Informazione” con la rubrica “Il film del fine settimana”, nella sezione “Conoscere e sapere”, in cui presenta le pellicole del momento. Per tre anni, co-presenta un programma radiofonico, “B-Movie”, insieme a Giovanni Castiglioni, dove approfondisce e discute le ultime novità nel mondo del cinema. Per svariati anni ha collaborato con i cinema della zona di Busto Arsizio (ha lavorato presso il Teatro Sociale ed il Cinema Lux).

Un pensiero su “Cinema e poesia insieme, è possibile?

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!