Politica

Daniele Torquati a #Roma2021

Ospite di Roma 2021 è il capogruppo del Partito democratico al municipio XV, Daniele Torquati. Dalla casa ai dipendenti capitolini, passando per le candidature.

Già nostro ospite più volte, recentemente abbiamo sentito Daniele Torquati in riferimento al bonus casa che il Comune di Roma è chiamato a distribuire a chi, dopo regolare richiesta, risulta idoneo. I fondi sono stati stanziati dalla Regione Lazio, ma a molti ancora non sono pervenuti. Dai contributi per l’affitto, sino al bonus del periodo Covid-19.  A #Roma2021, #VistaFori partiamo da qui per comprendere come e se nel programma del Partito democratico la casa ha un ruolo centrale.

“È tra le priorità ovviamente con la questione sociale e la lotta alle disuguaglianze. Credo che questa sia una delle parti, delle porzioni di temi, che vanno trattati per la lotta alle disuguaglianze che da molto tempo non ha un piano per le case popolari. Da una parte e dall’altra credo che debba essere una priorità quella di riprendere in mano quel progetto della passata consiliatura sul bonus affitto…”

Nell’intervista a fondo pagina trovate il dettaglio di quello che accenna Daniele Torquati, ossia un piano per togliere quante più persone possibile dai centri di accoglienza e dalle strutture appaltate dal comune di Roma per fornire servizi a terzi.

“Ancora molte segnalazione ci arrivano di non aver ricevuto nessun feedback del 2020 riguardo a questo finanziamento (ndr. Appunto i soldi stanziati dalla regione Lazio per il bonus affitti che il comune deve gestire.) Addirittura parlando e confrontandoci con alcuni cittadini, che ci hanno inviato delle segnalazioni, molti aspettano ancora il contributo all’affitto del 2019. Una lentezza che non è più tollerabile.”

Daniele Torquati, questa volta come la precedente, ci tiene a sottolineare che queste lentezza non sono in alcun modo da imputare ai dipendenti capitolini che lavorano nell’amministrazione, ma bensì a chi dovrebbe coordinare

Specialmente in questo momento in cui un’altissima percentuale lavora in smart working. Il concetto lo ha ribadito chiaramente e più volte, basta prendersela con i dipendenti e aizzare gli uni contro gli altri. Quando gli faccio notare che il precedente sindaco di Roma, Ignazio Marino, in qualche modo aveva proprio acceso le polveri sotto questi conflitti, mi risponde chiaramente “i cittadini ricorderanno che ero in piazza con loro a protestare”.

Una cristallina risata quando chiedo se è propenso a candidarsi per il Campidoglio, se in qualche cassetto ha nascosto il desiderio di stare in Giunta capitolina. Prontamente risponde “Io sono al servizio dei cittadini soprattutto non si può prescindere, e io non posso prescindere, da una scelta che non può essere semplicemente personale. Non sono abituato a fare scelte personali, ma ho sempre fatto scelte, sin dalla prima volta che mi sono candidato consigliere, ero giovanissimo.

Anche quando mi sono candidato come presidente del consiglio del Municipio. Ho sempre condiviso le scelte con un gruppo di persone che tra l’altro mi hanno sempre consigliato bene. Soprattutto perché non mi hanno mai dato ragione a prescindere e quindi io sono in primo luogo a disposizione del territorio e vorrei preservare l’esperienza che in questi anni abbiamo costruito collettivamente insieme al gruppo che mi onoro di presiedere quello del Partito Democratico. Soprattutto insieme a molti cittadini e cittadine che hanno riposto in noi grande fiducia.

Abbiamo perso l’ultima volta, era molto complicato vincere anche per noi

La questione Marino e mafia capitale che ha un po’ travolto tutto il centrosinistra romano facendo andare di mezzo anche persone come noi, il gruppo che mi ha sostenuto in municipio, in maniera impropria. Abbiamo perso in maniera immeritata quella volta e nonostante questo risultato siamo tra i primi 4 di Roma. Prima ci sono il primo e secondo municipio poi ci siamo noi XV e il XII Municipio.

Diciamo che questo non è solamente una consolazione è un segnale che è un territorio che nel tempo ha riconosciuto il lavoro enorme… In ultimo vediamo il Partito democratico che scelte fa. Io sto aspettando anche qual è il metodo attraverso il quale si sceglierà il sindaco perché non è che candidarsi è un vezzo personale, se non mi convince posso fare anche altro nella vita non è che devo candidarmi per forza…”.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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