Cronaca

Integrazione, Inclusione, convivenza

Che differenza c’è tra i sostantivi integrazione, inclusione e convivenza? Lo scopriamo insieme a Dizionario alla mano.

Abbiamo sentito spesso parlare di integrazione, di inclusione e di convivenza. Ma sappiamo realmente la differenza sostanziale di questi termini?
Vocabolario @Treccani alla mano, cerchiamo di rispondere. I

Integrazióne
Rendere perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato scopo, aggiungendo quanto è necessario o supplendo al difetto con mezzi opportuni. In filologia, inserimento induttivo di una frase, di una parola, di una o più lettere cadute per errore dell’amanuense o per guasto meccanico del manoscritto.

Integrazione sociale
Inserzione, incorporazione, assimilazione di un individuo, di una categoria, di un gruppo etnico in un ambiente sociale, in un’organizzazione, in una comunità etnica, in una società costituita.
In Breve: Io accolgo te e ti faccio diventare uguale a me perchè solo così si può vivere insieme. E’ una relazione di supremazia.

Inclusióne
L’atto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto.
In istologia è un’operazione di tecnica che consiste nell’imbibire l’oggetto, previamente fissato e disidratato, in una sostanza che indurendosi permetta poi di sezionarlo.
Nella teoria degli insiemi e in logica matematica, è la relazione in base alla quale uno dei due insiemi contiene l’altro come proprio sottoinsieme.
In Breve: Io inserisco te nel mio gruppo come sottogruppo. E’una relazione di supremazia.

Convivènza
Il convivere, il fatto e la condizione di vivere insieme, in uno stesso luogo.
L’insieme di quanti convivono nello stesso ambiente.Si parla di convivenza sociale e convivenza umana, la società degli uomini.
Con il termine Convivenza ci si riferisce al vivere insieme nello stesso posto con un senso di appartenenza a qualcosa o almeno con la consapevolezza che l’Altro esiste ed è diverso da noi.
In Breve: Tu ed io insieme con un progetto comune. È una relazione paritaria

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Emanuela Fatilli

Emanuela Fatilli nata a Busto Arsizio dove tutt'ora vive, nel 1973 é sposata e madre di due figli Giovanni e Giacomo. Lavora presso l'ospedale di Magenta dal 1996 in qualità di Tecnico di Radiologia. Ha pubblicato il suo primo libro, " La casa infestata che non c'era l'albergo aperto", nell'ottobre del 2018 per la casa editrice milanese "Excogita ". Da settembre 2019 collabora con la WebRadio SenzaBarcode come speaker e autore per il programma Disabilità e Benessere.

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