La Pasta dell’Ucciardone a Palermo
L’azienda Giglio Lab e la Casa di Reclusione Calogero di Bona chiamata Ucciardone nel 2017 hanno avuto un’idea originale e innovativa. Nasce La Pasta dell’Ucciardone.
Hanno pensato di creare all’interno della Sezione V del carcere Ucciardone un pastificio per dare l’occasione ai detenuti di apprendere un mestiere e favorire il loro reinserimento futuro nel mondo del lavoro. Non solo: produrre la pasta – uno degli alimenti più tipici del made in Italy – in un istituto penitenziario e metterla in commercio, vuol dire anche creare un legame tra chi sta dentro e chi sta fuori. Riavviare una connessione tra i detenuti e il mondo esterno è proprio uno degli intenti della realizzazione dei prodotti Ucciardone.
Come viene prodotta la Pasta dell’Ucciardone
Il pastificio consiste in un impianto che occupa una superficie di 247 mq. È diviso in celle statiche all’interno delle quali, dopo la trafilatura al bronzo, avviene la lenta essiccazione che caratterizza questa pasta di grano duro siciliano. Come per la maggior parte dei prodotti alimentari realizzati all’interno delle carceri, anche le tipologie di paste fatte in questo pastificio richiedono molto tempo – un elemento, il tempo che in genere non manca in tale contesto. Il processo di essiccazione può richiedere dalle 8 alle 24 ore a seconda dei formati e della tipologia di semola. Il principale vantaggio di questa lavorazione “dolce” è la possibilità di mantenere le caratteristiche nutrizionali e organolettiche delle semole.
La storia del pastificio dell’Ucciardone
Nel mio articolo su CandyValentino.it vi racconto la storia della nascita del progetto di realizzazione di un pastificio all’interno del carcere di Palermo. Per questo nuovo appuntamento con le storie dei progetti di economia carceraria legati al mondo del food ho voluto intervistare Barbara Scira, psicologa ideatrice e coordinatrice tecnica dell’iniziativa e Mimmo Giglio, mastro pastaio e referente tecnico dell’azienda che ha creato il pastificio dell’Ucciardone e gestisce il laboratorio. Non perdete le loro testimonianze nel mio podcast Il gusto con Candy Valentino sulla Webradio SenzaBarcode.
Pingback: Le proprietà della pasta di semola di grano duro Ucciardone
Pingback: I taralli di Campo dei Miracoli - SenzaBarcode, info e cultura