Cronaca

Egualia, eguaglianza nella malattia

Dopo l’assemblea del 21 ottobre conosciamo meglio la nuova Egualia, nata dall’esperienza di Assogenerici. A Disputandum Michele Uda direttore generale.

È stata una tavola rotonda di confronto ad altissimi livelli, tra operatori del settore, istituzioni e rappresentanti della società civile. In collegamento anche il ministro della Salute Roberto Speranza. L’associazione Assogenerici rappresenta il comparto dei farmaci equivalenti, biosimilari e value added medicines, durante l’assemblea ha annunciato il suo nuovo nome: Egualia. Le motivazioni che hanno spinto a questa decisione sono chiaramente spiegate anche dal Presidente Enrique Häusermann, è disponibile l’intera registrazione del dibattito sulla WebRadio SenzaBarcode. Abbiamo intervistato il direttore generale di Egualia, il dottor Michele Uda.

Vista l’importanza del nome scelto per la nuova società ho chiesto a Michele Uda in che modo è possibile trattare tutti con eguaglianza davanti alla malattia e al bisogno di salute. Durante il dibattito si è parlato più volte di sostenibilità e materie prime in che modo Egualia può intervenire in questo?

“Negli anni passati, l’Italia era tra i leader mondiali a livello di produzione dei principi attivi” racconta il direttore Uda. “Lo è ancora oggi, non più una posizione primaria come era in passato, ma sicuramente ha delle enormi potenzialità da sviluppare. Purtroppo negli ultimi decenni l’assenza quasi totale di una politica industriale, dedicata al settore farmaceutico, ha determinato fenomeni di delocalizzazione di una parte della catena produttiva. Anche fuori dai confini europei anche fuori dai confini europei”.

La prevenzione come investimento

Tra le linee che hanno guidato l’assemblea trovando d’accordo anche il Ministro Speranza, vi è la volontà, non solo di uscire quanto prima dalla pandemia, ma la certezza di non voler tornare al punto in cui si era quando ci ha sorpresi. Migliorare il comparto salute in termini di competenze, presenza e specializzazione dei camici bianchi, ma anche strumenti e non ultimi i farmaci. Come si ottiene questo passo in avanti? Su questo Egualia ha le idee molto chiare e l’assemble pubblica del 21 ottobre è la dimostrazione che dialogo, confronto e trasparenza possono portare alla costruzione di idee e collaborazione.

Nel suo intervento il Ministro Speranza ha dichiarato “Sono ore complicate. Siamo al lavoro con numerose regioni italiane per provare a costruire misure più capaci di rispondere alla sfida che ancora il virus ci porta. Stiamo provando a dare un messaggio molto chiaro anche all’opinione pubblica come abbiamo fatto in questi mesi: è una partita che richiede la massima attenzione, dal governo centrale e da quelli regionali e delle autonomie locali, ma anche da parte dei cittadini che sono chiamati alla massima attenzione e a evitare il più possibile le occasioni del contagio“.

Molti di noi si stanno preparando a un nuovo lockdown o comunque a maggiori restrizioni. In molte occasioni ci siamo ripetuti che si poteva e doveva fare molto di più per la prevenzione qualcosa durante l’estate quando il virus era apparentemente dormiente. Assogenerici punta su 256 milioni di euro d’investimenti, di cosa si tratta? Recover found, MES e tutti i booster economici disponibili, concetto chiaramente spiegato dal direttore generale di Egualia, Michele Uda.

Vaccino, sapremo produrlo?

Ho chiesto a Michele Uda , qualora si riuscisse a trovare, il vaccino a contrasto del Covid-19 se il nostro Paese sarebbe in grado di soddisfare la richiesta:

“Io mi rifaccio a ciò che più recentemente ha avuto modo di dichiarare l’agenzia del farmaco” risponde il direttore generale di Egualia. “L’Italia ha fatto delle scelte molto chiare sia per il vaccino antinfluenzale, che è sufficiente per gestire tutte le categorie che ne avranno necessità, sia per l’arrivo del vaccino contro il covid… Penso e ritengo che ci siano tutte le capacità e le potenzialità per poterlo fare … “.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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